Ecco perché il Milan avrà strada spianata per lo stadio a San Donato Milanese. Il progetto Olimpiadi sembra agevolare i rossoneri.
Continua l’iter burocratico del Milan per poter ottenere tutti i permessi per costruire il proprio stadio di proprietà. L’area scelta ormai è nota: la zona di San Francesco, nel pieno del comune di San Donato Milanese.
Nonostante il presidente Paolo Scaroni abbia fatto intendere come resti ancora una lieve speranza di vedere San Siro ristrutturato, in collaborazione con l’Inter ed il comune di Milano, pare essere il paese a sud del capoluogo lombardo quello ideale per ospitare l’impianto futuro rossonero.
Intanto oggi, l’edizione di Tuttosport ha messo in evidenza una questione, che fa molto comodo al Milan per tale progetto. Lo stadio a San Donato sarebbe agevolato dalla presenza delle future Olimpiadi Milano-Cortina del 2026, ovviamente in ambito invernale. Ma andiamo a vedere nel dettaglio i motivi di questo ‘aiuto’ olimpico e strutturale.
San Donato snobbata per le Olimpiadi invernali: via libera allo stadio del Milan
In sintesi, se il Milan riuscirà a realizzare il suo stadio a San Donato è grazie alle scelte edilizie per le Olimpiadi invernali assegnate all’Italia. Infatti è per via di alcune decisioni logistiche che l’area San Francesco non si è trasformata nel progetto Sport Life City.
Tale progetto avrebbe dovuto ospitare il palazzetto del ghiaccio per i giochi invernali, così da creare un polo sportivo destinato a questa manifestazione. Invece gli organizzatori hanno scelto la vicina zona di Santa Giulia, nel municipio 4 di Milano, per costruire tale struttura, rendendo superflui i terreni a disposizione a San Donato.
Così il veicolo Sport Life City non ha prodotto risultati. Tanto che la società Cassinari & Partners, proprietaria di una parte dei terreni, ha iniziato a guardarsi intorno per la gestione e l’usufrutto dell’area. Da qui l’intervento del Milan, che acquisirà i terreni, anche se prima la ditta ha necessità di sbrogliare una vertenza davanti all’Agenzia delle Entrate legata al valore del terreno.
Come è noto, per la realizzazione dello stadio di proprietà servirà una variante urbanistica approvata dal comune. Il Milan ha già presentato una proposta formale a San Donato, che prevede da un lato più volumi edificabili, dal momento che si lavorerà su uno stadio da 70mila posti. Poi serviranno miglioramenti significativi alla rete stradale, ferroviaria e metropolitana; modifiche che però sembrano agevolate dalla posizione strategica dell’area San Francesco.