Mai banale nelle sue dichiarazioni Novak Djokovic. Le ultime rilasciate dal campione serbo faranno sicuramente discutere
Un settembre indimenticabile per Novak Djokovic. Alla vittoria dello Us Open in finale contro Daniil Medvedev che gli è valsa il 24esimo titolo dello Slam, è seguita la partecipazione alla fase a gironi di Coppa Davis, nella quale Nole è stato decisivo per la sua Serbia.
La sua vittoria contro Davidovich Fokina nel match contro la Spagna ha assicurato alla rappresentativa balcanica il punto decisivo per la qualificazione alla Final Eight della competizione che si disputerà a fine novembre. Vuole regalarsi un altro trionfo, Djokovic, atteso da un finale di stagione nel quale avrà come obiettivo anche la conferma del titolo alle Atp Finals di Torino.
Per prepararsi al meglio ai due eventi, Nole ha deciso di prendersi un mese di stop e saltare i due tornei in Cina, a Pechino e Shanghai che caratterizzeranno il calendario Atp da mercoledì 28 settembre a domenica 15 ottobre. Djokovic tornerà in campo al Masters di Parigi Bercy, al via dal 28 ottobre. Da lì proverà a difendere anche la posizione numero uno del ranking Atp da Carlos Alcaraz, spodestato dalla vetta proprio a Flushing Meadows.
Djokovic, le dichiarazioni fanno rumore
Oltre a trionfare sul campo, Djokovic, dallo scorso Gennaio ha creato la Professional Tennis Players Association (PTPA), un sindacato tennistico, indipendente dall’Atp e dalla Wta. All’associazione hanno aderito alcuni importanti colleghi di Nole. Tra questi, Ons Jabeur, finalista nella scorsa edizione di Wimbledon e l’ex top ten Hubert Hurkacz.
Proprio in qualità di presidente della PTPA, Novak Djokovic ha rilasciato un’intervista che è quasi un guanto di sfida per l’Atp. Il serbo, infatti, ha lamentato la precaria condizione di quei tennisti che hanno difficoltà a portare avanti le proprie carriere a causa di remunerazioni e guadagni, a suo dire, mal distribuiti.
“Ero come loro e capisco la fatica di chi è agli inizi – si legge nelle dichiarazioni riprese dal Corriere dello Sport – si hanno difficoltà enormi con il rischio di saltare tornei per mancanza di fondi. Gli atleti si devono pagare viaggi, fisioterapisti, allenatori e campi per allenarsi. Sono 400 circa i tennisti che ora possono guadagnarsi da vivere grazie al Tennis. Una cifra bassissima. Un fallimento.”
Come parziale rimedio a una situazione per molti ormai insostenibile, Djokovic ha auspicato una ridistribuzione ai tennisti dei proventi derivanti dal settore delle scommesse, consentendo anche la possibilità di farsi sponsorizzare dai bookmaker.
Vedremo se la battaglia di Djokovic sortirà gli effetti sperati. In venti anni di carriera, il serbo ha accumulato, al momento, un prize money di 175milioni di dollari, derivanti solo dai risultati ottenuti sul campo nei tornei Atp e Slam. Una somma cui devono aggiungersi gli ulteriori guadagni ottenuti da sponsorizzazioni e altre partnership commerciali.