L’attaccante rossonero ha parlato a cuore aperto nell’intervista al canale portoghese e ha raccontato anche i suoi obiettivi
Al centro del Milan c’è sempre Rafael Leao, ancora decisivo sabato contro il Verona con il gol che ha sbloccato la partita nei minuti iniziali, e che è valsa di fatto la vittoria. L’attaccante portoghese ha spazzato via le critiche e vuole continuare su questa strada.
L’ex Lille era stato additato di giocare in maniera troppo superficiale, soprattutto dopo l’errore sotto porta contro il Newcastle in Champions League, ma la realtà è che anche in questo inizio della nuova stagione i numeri gli stanno dando ragione. Il classe 1999 ha rilasciato una lunga intervista a CQ Portugal, dove ha parlato davvero di tanti argomenti e dove si è raccontato in tutto e per tutto.
Leao è partito dall’importanza della musica nella sua vita, passando poi chiaramente al calcio e al Milan. Interessanti la parole sulla semifinale di Champions persa l’anno scorso contro i rivali dell’Inter: “Avevamo qualche assenza e, a causa della mancanza di soluzione in panchina, l’Inter è stata nettamente superiore. Loro hanno una squadra molto completa, sia nell’undici titolare che in panchina, e credo che questo abbia fatto la differenza nelle due partite”.
L’attaccante rossonero si è soffermato poi su diversi altri temi, tra cui soprattutto quello legato alle sue ambizioni e al suo futuro, che nelle idee del portoghese combaciano con il Milan.
La risposta sul sogno e obiettivo è abbastanza scontata: “Parlo per me, sono giovane, sono un giocatore che vuole vincere grandi cose. La Champions League penso sia il sogno di ogni giocatore e stiamo lavorando per questo“. L’anno scorso Leao e compagni hanno accarezzato la possibilità di centrare la finale, e puntano a fare di tutto per riprovarci da subito.
Questo invece il pensiero sul prossimo futuro: “Non si può mai dire mai, ma sono in un club che mi ha accolto molto bene. Ho rinnovato adesso, se avessi in mente di andarmene non rinnoverei. Sono concentrato a fare grandi cose in due o tre anni al Milan. Un’offerta araba? Non ho ancora raggiunto grandi risultati per andarmene in un campionato come quello. In questi giorni il denaro ha parlato più forte, ma per me una Champions League vale più di uno stipendio da 10 milioni, per esempio”.