Le parole del centravanti serbo nella conferenza di presentazione con il club rossonero: “Ho voluto aspettare e è andata bene”
Il nuovo attaccante del Milan, Luka Jovic, si è finalmente presentato in conferenza stampa e ha pronunciato le sue prime parole da calciatore rossonero. Il serbo ha firmato per il Diavolo nell’ultimo giorno di mercato.
Il centravanti alla fine è stato scelto dal Diavolo per occupare il ruolo di vice Olivier Giroud in attacco. Il suo passaggio in rossonero si è concretizzato in extremis dopo che è fallita la trattativa per Mehdi Taremi del Porto, ma Jovic non ha mai smesso di crederci e alla fine la chiamata è arrivata, come lui stesso ha spiegato: “Per me è un grande onore giocare con un club così grande. Farò di tutto per aiutare la squadra finché sarò qui. Il mio primo desiderio era di venire qua e ho deciso di aspettare il Milan“.
Il classe 1997 ha rivelato che i contatti con il Milan c’erano stati anche qualche anno fa: “I contatti ci sono stati anni fa, anche quando giocavo per il Real Madrid e avevo avuto un colloquio con Paolo Maldini. Ero pronto anche a rimanere alla Fiorentina, però ho voluto comunque aspettare e alla fine è andata bene”.
Jovic ha già fatto il suo esordio con la maglia del Milan, nei minuti finali dello sfortunato derby con l’Inter, ma chiaramente ha potuto fare ben poco con il risultato già compromesso. Lui spiega però che il tecnico crede nelle sue qualità.
Queste le sue parole su primo colloquio con l’allenatore rossonero: “Pioli mi ha detto che crede in me e che dovrò lavorare bene. Ribadisco che è un grande piace lavorare con lui e sono stato accolto molto bene dai miei nuovi compagni. Sono abituato alla pressione e dovrò gestirla al meglio: non ho mai avuto problemi di questo tipo”.
Jovic ha poi parlato di Giroud e del suo ex compagno Rebic, che ha sentito prima di venire al Diavolo: “Giroud è un gran giocatore, il miglior cannoniere della nazionale francese e ha sempre avuto grande successo. Credo che potrà imparare qualcosa da lui ogni giorno e provare a sostituirlo nel modo migliore. Penso che mi serva un po’ di tempo perché non sono ancora al 100% e quindi dovrò lavorare duro per essere pronto e lo sto già facendo. Ho parlato con Rebic e mi ha avvertito che il Milan è un grande club. Mi ha raccontato le cose più belle. Mio padre e mia madre hanno fatto di tutto per aiutarmi e credo che lui sia molto felice che io sia arrivato qui”.
Infine un commento sulle difficoltà degli ultimi anni della carriera e sulla voglia di riscatto: “Quando sono arrivato al Real Madrid le cose non sono andate bene. Ora ho fatto uno step in avanti venendo al Milan e voglio sfruttare l’occasione. Mi auguro di poter tornare ai livelli dell’Eintracht e poter segnare di nuovo tanti gol. L’anno scorso i numeri non sono stati negativi se si considera che non giocavo da tre anni”.