Arriva una rivelazione sulla gestione di Paolo Maldini come direttore dell’area tecnica. Cambiamenti programmati prima dell’esonero.
Momento delicato per il Milan, che dopo aver sognato ad occhi aperti con la super-partenza in campionato e le tre vittorie consecutive, è ripiombato in modo traumatico nel mondo reale a causa del 5-1 subito nel derby.
Una batosta che dovrà essere immediatamente cancellata, ma che rischia di avere ripercussioni sul morale e sugli stimoli dei calciatori a disposizione di Stefano Pioli. Per questo motivo ieri il club ha deciso di invitare un leader come Zlatan Ibrahimovic a Milanello, pronto a spronare con la sua verve tutti gli ex compagni.
Oggi il Milan proverà subito a rifarsi contro il Newcastle United, nel debutto di Champions League. Ma non sarà facile, visto che come detto c’è una mazzata sulle spalle e sulla testa dei giocatori che va curata il prima possibile.
Maldini voleva allontanare Pioli: spunta il retroscena
In un momento così di difficoltà non può non tornare alla mente la figura di Paolo Maldini, dirigente rossonero che ha messo tutta la sua esperienza ed energia dal 2018 al 2023 per riportare il Milan in alto. La carriera dirigenziale dell’ex capitano si è però interrotta a giugno scorso con l’esonero decretato dalla proprietà RedBird.
Maldini infatti aveva piani diversi da quelli di Gerry Cardinale. In primis sembra avesse intenzione di cambiare allenatore, dando il benservito a Pioli e puntando su un nuovo tecnico. Lo ha confermato a TV Play il giornalista Stefano Donati, volto di Telelombardia ed esperto delle cronache Milan.
“Maldini era intenzionato a cambiare Pioli. Si era accorto mesi che fa che il suo ciclo era finito e aveva intenzione di affidare la squadra ad un altro allenatore. Poi sappiamo tutti come è andata a finire”. Retroscena confermato sul fatto che l’ex direttore dell’area tecnica avesse intenzione di salutare Pioli dopo il quarto posto (quinto senza penalizzazione della Juve) dello scorso campionato e le batoste in semifinale Champions ed in Supercoppa sempre contro l’Inter.
Donati si è detto anche molto scettico sulla presenza di Ibrahimovic dopo il 5-1 subito sabato a San Siro: “La sua presenza non aveva senso, a meno che non abbia un contratto da club manager. Se domani il Milan vince sarà merito di Ibra a livello mediatico. Un errore grossolano. Pioli ha finito i bonus, non c’è più il parafulmine Maldini. La nuova dirigenza gli assegnerà le vere responsabilità”.