Il proprietario del club rossonero ha parlato al settimanale 7, manifestando la sua soddisfazione per questo inizio di stagione
Il Milan ha cominciato nel migliore dei modi la nuova stagione con tre vittorie su tre, ma ora è già tempo di derby e tutti i giudizi possono cambiare in base alla prestazione che farà la squadra di Stefano Pioli contro i rivali cittadini.
A prescindere da quello che sarà l’esito del derby, Gerry Cardinale è già soddisfatto di quanto fatto dalla squadra e dalla crescita mostrata. I nuovi acquisti hanno dato già quel qualcosa in più sotto il profilo dello spessore internazionale e il nuovo proprietario del Milan ha espresso la sua contentezza al settimanale 7, dove ha affermato: “Voglio un Milan più fisico, più forte, più veloce, più intenso, più europeo. E in queste partite lo ho visto”.
Dopo un anno di transizione, l’imprenditore ha effettuato subito importanti cambiamenti nel club, a livello di organigramma e poi di conseguenza anche nella rosa della squadra. Il Diavolo al momento sembra essersi rinforzato e nelle prime uscite è sembrato una squadra molto europea, in grado di dare ritmo e di imporre il proprio gioco dinamico e tecnico.
In questa intervista allo speciale legato al Corriere della Sera, Cardinale ha spiegato che il calcio italiano deve lavorare per ridurre le distanze con gli altri massimi campionati europei, soprattutto la Premier League.
“Io credo di poter dare un contributo”, ha assicurato il numero uno di RedBird. L’intenzione è quella di portare il club a una crescita a sia a livello finanziario con degli introiti superiori dagli sponsor, sia a livello di campo, e gli arrivi di alcuni giocatori come Christian Pulisic, Samuel Chukwueze e Ruber Loftus-Cheek lo dimostrano. Il Milan ha fatto vedere cose importanti nei primi tre incontri con Bologna, Torino e Roma, ma ora è chiamato alla prova del nove al derby.
Infine è arrivato anche un commento sul famoso metodo moneyball per la ricerca dei calciatori da acquistare, di cui si è parlato tanto nel corso degli ultimi mesi, con il mercato ancora aperto. Per Cardinale questa strategia “è solo uno dei tanti strumenti a disposizione”.