Il Milan aveva pensato a Rafa Mir per rinforzare l’attacco, poi la trattativa è saltata: sono emersi alcuni dettagli economici dell’affare.
La società rossonera voleva un nuovo centravanti e alla fine lo ha preso, Luka Jovic. Non si può dire che il serbo fosse la prima scelta, visto che prima c’erano state negoziazioni per l’arrivo di altri nomi.
Stefano Pioli ha detto che l’ex Fiorentina era uno dei nomi nella lista ed è contento del suo ingaggio. La sua speranza è che torni ad essere il bomber che si era affermato in Germania con la maglia dell’Eintracht Francoforte, che poi incassò oltre 60 milioni di euro cedendolo al Real Madrid. Vedremo se riuscirà a dare un buon contributo al Milan, che comunque non ha speso praticamente nulla per assicurarsi il suo cartellino.
Calciomercato Milan, affare Rafa Mir: i costi
Com’è noto, il grande obiettivo del Milan per l’attacco era Mehdi Taremi. Una volta raggiunto l’accordo con il Porto, c’è stato un problema a raggiungere quello con gli agenti del 31enne iraniano. Sfumata questa trattativa, la dirigenza rossonera ne aveva intavolata una con il Leicester City per Patson Daka. Per problemi burocratici (l’ex Salisburgo è extracomunitario) non è stato possibile chiudere questo affare nell’ultimo giorno di mercato e allora l’obiettivo è cambiato.
Il Milan ha avviato una negoziazione con il Siviglia per Rafa Mir, ma anche in questo caso non si è arrivati a un esito positivo. Secondo quanto raccontato da Relevo, i club avevano raggiunto un accordo che prevedeva un prestito oneroso da quasi 4 milioni di euro e un diritto di riscatto fissato a 17 milioni. Il giocatore era d’accordo con il trasferimento, però è venuto a mancare un tassello fondamentale: il Siviglia doveva trovare un sostituto. La ricerca non è andata a buon fine, Mir è rimasto in Andalusia e il Diavolo ha virato su Jovic.
Il mercato estivo in Italia si è chiuso alle ore 20:00 del 1° settembre, non c’è stato tempo per consentire la riuscita dell’operazione. Alle 18:00 la trattativa è definitivamente saltata. Mir era “disperato” (così scrive Relevo), perché considerava il passaggio al Milan come l’occasione della sua vita. Un club storico era pronto a dargli la possibilità di giocarsi il posto di un campione come Olivier Giroud. Le sue motivazioni erano grandi e grande è stata anche la delusione quando ha saputo che il suo viaggio in Italia era stato annullato.