Situazione paradossale per Mattia Caldara. Il difensore centrale del Milan, messo in vendita da tempo, potrebbe tornare ora utile.
La sessione di mercato estiva del Milan si è conclusa con due cessioni molto utili, soprattutto per alleggerire il monte ingaggi. Ovvero le partenze in prestito di Ballo-Touré al Fulham e di Divock Origi al Nottingham Forest.
Tutti gli esuberi della rosa di Stefano Pioli hanno dunque trovato una sistemazione, dopo la decisione del Milan di metterli in vendita. Tranne uno: Mattia Caldara, il difensore italiano classe ’94 che non è riuscito a reperire qualcosa di attraente ed ideale per il futuro della sua carriera.
Dopo i prestiti ad Atalanta, Venezia e Spezia, il centrale è rimasto a Milanello. A meno di possibili trattative con club di paesi dove il mercato è ancora aperto (come Grecia, Turchia e Arabia Saudita), Caldara farà parte della rosa del Milan 2023-2024. Ma spunta un paradosso segnalato da Tuttosport: il difensore può passare dall’essere considerato un fuori rosa ad un elemento utile.
Infatti Mattia Caldara, nonostante sia stato messo in vendita e fra gli esuberi del Milan da tempo, può ora tornare utile a Pioli per una circostanza in particolare. Il classe ’94 diventa una pedina importante per completare la lista Uefa. Vale a dire la selezione di 23 calciatori che il Milan deve inviare per la partecipazione in Champions League entro lunedì sera.
Dunque Caldara può passare, nel giro di pochi giorni, dall’essere un fuori rosa ad un elemento utilizzabile in Champions. Il motivo riguarda i parametri richiesti dall’Uefa per la compilazione delle liste. Tra le richieste c’è quella della presenza di almeno 4 calciatori italiani o cresciuti nel vivaio di un club di tale federazione.
Il Milan ad oggi avrebbe inserito solo tre elementi in questa mini-lista, ovvero i portieri Sportiello e Mirante e il terzino Florenzi. Gli altri italiani Calabria e Pobega sono invece automaticamente in lista B, vale a dire quella dove possono essere inseriti tutti i calciatori cresciuti nel vivaio dello stesso club in questione.
In questo senso Caldara diventerebbe utile per completare la lista Uefa, diventando il quarto italiano schierabile dal Milan in Champions League. La presenza dell’ex Atalanta di fatto escluderebbe quella del giovane Marco Pellegrino, che sarebbe dovuto entrare nella lista dei 17 calciatori stranieri a disposizione. Sia l’ingresso di Caldara che l’arrivo last-minute di Luka Jovic sembrano allontanare la possibilità che il ventenne argentino venga schierato in Europa.