Lukaku è l’ultimo colpo della Roma, che venerdì affronta il Milan: un ex preparatore della Juventus ha detto il suo pensiero sull’attaccante.
Dopo mesi caratterizzati da tante indiscrezioni, Romelu Lukaku ha trovato una nuova squadra: la Roma. Trasferimento in prestito oneroso senza diritto di riscatto, il Chelsea incassa subito circa 5,8 milioni di euro. Il giocatore si abbassa lo stipendio e percepirà circa 7,5 milioni netti per questa stagione.
Ieri l’arrivo nella capitale, accolto da numerosi tifosi giallorossi. Inevitabile che questo colpo di mercato abbia generato un grande entusiasmo nella piazza. José Mourinho voleva un attaccante forte e lo ha avuto. Era già arrivato Sardar Azmoun dal Bayer Leverkusen come innesto per il reparto, però l’ex Inter è certamente di un livello superiore.
Adesso a Trigoria dovranno capire quali sono le condizioni fisiche di Lukaku. Al Chelsea si è allenato, ma non ha giocato partite e non può avere i 90 minuti nelle gambe. Venerdì sera allo stadio Olimpico si gioca Roma-Milan e c’è curiosità di vedere che scelta farà Mourinho.
Eugenio Albarella, ex preparatore atletico della Juventus, ha parlato TVPlay.it dello stato fisico del centravanti belga: “Certamente gli manca il ritmo partita. Gli allenamenti individuali, per quanto possano essere efficaci, non possono sopperire da soli alla finalità di rendere il calciatore pronto per giocare. Anche perché non gioca da maggio. Ha bisogno di essere inserito piano piano“.
A Lukaku servirà del tempo per essere al 100%, ma può già giocare contro il Milan? Albarella risponde così: “Indicare una tempistica può essere un azzardo, non conoscendo i particolari. Bisognerà mettere sulla bilancia pro e rischi in funzione della anamnesi del passato e in funzione dei carichi che ha fatto. A mio parere, può esserci un alto rischio. Perché c’è grande voglia dell’atleta di voler dimostrare e cavalcare l’euforia dell’ambiente, che ti può portare in over-training ed aumentare i pericoli“.
L’ex preparatore della Juve non è convinto che sia una buona idea far giocare il belga venerdì sera contro il Diavolo. A suo avviso, la Roma dovrebbe procedere in maniera graduale: “Io capirei innanzitutto cosa ha fatto, farei delle valutazioni fisiche e cliniche considerando anche il passato infortunistico. In base ai risultati, valutare un piano di inserimento basato sul minutaggio nelle varie partite. Una gradualità finalizzata a portarlo in 3-4 settimane ad un recupero pieno“.