Intervista esclusiva a Pedro Cadima, giornalista di Ojogo, vicinissimo alle vicende del Porto. Facciamo con lui il punto sulla situazione Taremi-Milan
Potrebbe essere un finale di mercato coi botti per il Milan. I rossoneri, dopo i nove acquisti, vorrebbe fare un ultimo regalo a Stefano Pioli: quell’attaccante che l’allenatore, in maniera piuttosto evidente, ha chiesto a gran voce anche pubblicamente. L’obiettivo è Mehdi Taremi, forse l’unico.
O lui o niente: sembra questa l’idea del Milan. Che, se non dovesse riuscire a convincere il Porto, tratterrebbe Lorenzo Colombo come terza punta dietro Giroud e Okafor. Ma Furlani e Moncada proveranno a prendere l’iraniano fino alla fine. Dal Portogallo arrivano voci in merito ad una esplicita richiesta del giocatore di andar via, ma intanto lui gioca titolare (anche se non in maniera brillante) e il Porto non abbassare le pretese. Per fare chiarezza sulla situazione, la redazione di MilanLive.it ha contattato in esclusiva Pedro Cadima, giornalista di Ojogo, molto vicino alle vicende del club portoghese.
Taremi in campo per 77′ ieri contro il Rio Ave (sua ex squadra). Com’è andata?
“Un’altra partita poco entusiasmante di Taremi, con la testa poco concentrata ma anche lo specchio di una squadra in cerca della giusta condizione, con tante difficoltà in questo inizio di stagione in ogni partita. Gli è stato annullato un gol per fuorigioco di 7 centimetri, molto dubbio. Il Porto l’ha ribaltata nei minuti finali, segnando due gol ma senza Taremi in campo. La squadra nelle ultime partite ha segnato senza di lui in campo, anche se lui ha sempre giocato dal primo minuto, per l’impegno in settimana e il comportamento normale. Ma è certo che Taremi in campo sembra scollegato: nella pressione sugli avversari, nel rubare la palla e senza occasioni per mettersi in luce”.
Si dice che Taremi stia spingendo per andare al Milan, è vero?
“Se fosse successo davvero, sarebbe stato molto difficile per Sergio Conceicao farlo giocare. L’allenatore ha dimostrato nella sua lunga guida all’FC Porto di non tollerare né accettare che i giocatori abbassino il loro livello di concentrazione o diventino dipendenti dal mercato. Dimostra la stessa fermezza anche nel fatto che non manca di far giocare quei giocatori in scadenza di contratto e che la società consiglierebbe di toglierglieli. E’ chiaro che Taremi potrebbe voler andare via, ma penso che sia disposto sia a partire che a restare, sapendo che è all’ultimo anno di contratto e potrà pensare al suo futuro fra pochi mesi”.
Circolano indiscrezioni in merito ad un 15% di futura rivendita di proprietà dello stesso Taremi alla quale rinuncerebbe per andare al Milan. Cosa sai in merito?
“Per quanto riguarda quella clausola, non posso dire se è vera o no. Il punto è che Taremi ha dimostrato anche di avere ambizioni sportive ben al di sopra degli interessi finanziari. A cominciare dai milioni a cui ha rinunciato quando ha lasciato il Qatar per il Rio Ave, un modesto club portoghese. Considerando il modo in cui ha costruito la sua carriera finora, non sorprenderebbe che lo facesse in favore di un ulteriore passo che potrebbe voler fare in carriera”.
Ma che giocatore è Taremi? Parlaci un po’ di lui
“Taremi è un giocatore molto interessante, può essere sia un killer silenzioso, che parla poco e non alimenta tensioni o polemiche, sia un giocatore altamente ostile, con un carattere speciale nell’intelligenza e nella capacità di raggiungere prima palloni in zone sensibili. E’ un giocatore dal carattere tranquillo, ma spesso alimenta le proteste degli avversari ed è stato incolpato di essersi procurato dei rigori in maniera “abusiva”. Ma Taremi è un attaccante raffinato, intelligente in ogni azione che fa. il tecnico ha preferito lasciarlo libero come seconda punta o, talvolta, farlo venire fuori dall’area di rigore per la qualità decisiva nell’ultimo passaggio. Oltre ai gol, è un attaccante con percentuali altissime in termini di assist. Sicuro di sé e in ottima forma, è un attaccante che recupera anche tanti palloni, esercitando una forte pressione sugli avversari. Ha molta qualità tecnica, non è particolarmente bravo nei colpi di testa”.
Al Milan solo come vice Giroud o possono giocare anche insieme?
“Può essere un falso nove o un falso dieci, in questa dimensione ibrida dà il meglio di sé. Non è un giocatore statico. È decisivo nei recuperi, negli assist e nei gol. È un giocatore dal tocco raffinato che crea opportunità ai compagni di squadra, anche quando meno te l’aspetti, con passaggi e assist in situazioni complicate. Sergio Conceicao lo ha spremuto molto, sembra un po’ più logoro di stagione in stagione”.