Nella notte è arrivata la decisione, che non lascia davvero dubbi: il giocatore si avvicina sempre più a vestire la maglia rossonera. Il punto della situazione
Il Milan ha voglia di chiudere il calciomercato almeno con un altro colpo. I rossoneri in queste ore si stanno muovendo per mettere le mani su un difensore.
Il Diavolo, come è noto, ormai da qualche giorno, vuole chiudere per Marco Pellegrino. Il centrale classe 2002, in forza al Platense, è in possesso del passaporto italiano e può sbarcare a Milano per una cifra inferiore agli otto milioni di euro. L’intenzione dei rossoneri è quella di chiudere per circa cinque milioni. Il presidente del club argentino, Sebastian Ordonez, da ieri sera è in Italia, per chiudere il prima possibile l’affare con il Milan.
Nella notte è così arrivata l’indicazione più importante, che conferma quanto Marco Pellegrino sia vicino a lasciare il Platense. Il club argentino alle ore 02.00 italiane è sceso in campo a La Bombonera per sfidare, in un match valevole per la Copa de La Liga Profesional, il Boca Juniors.
Il centrale, inizialmente convocato, come vi abbiamo raccontato su MilanLive.it, non ha giocato nemmeno un minuto e non risultava – come si può evincere dai canali ufficiali degli argentini – nemmeno in panchina. Un segnale importante, che fa capire quanto Pellegrino possa essere vicino al Milan. Senza il suo giocatore la squadra di Martin Palermo è stata sconfitta 3 a 1.
Il Milan ha dunque deciso di puntare su un’altra scommessa. Una classe 2002, di piede mancino, che di fatto andrà ad occupare il posto lasciato vacante da Matteo Gabbia. Pellegrino avrà chiaramente la possibilità di scalare le gerarchie e provare ad imporsi da titolare. Un’operazione che ricorda molto quella di Malick Thiaw, acquistato per una cifra vicina ai sette milioni di euro. Solo nella seconda parte del girone di ritorno, l’ex Schalke 04 è riuscito a conquistare la fiducia di Pioli. Oggi è lui il titolare insieme a Fikayo Tomori, con Pierre Kalulu che di fatto è diventato una riserva al pari di Simon Kjaer.