Milan, Gazidis: “Elliott progetto vincente, Maldini bravissimo. San Siro? Aree pericolose e bagni da evitare”

Torna a parlare di Milan l’ex amministratore delegato Ivan Gazidis, il dirigente sudafricano che è stato parte integrante della risalita.

Uno dei cambiamenti apportati dalla nuova proprietà RedBird Capital nel Milan è stato il mancato rinnovo di contratto di Ivan Gazidis, l’amministratore delegato che ha accompagnato la crescita del club rossonero negli scorsi anni.

Gazidis parla di Milan
Ivan Gazidis torna a parlare del Milan a mesi dal suo addio (Lapresse) – Milanlive.it

Da dicembre scorso Gazidis è stato ufficialmente sostituito da Giorgio Furlani, che da qualche mese ha anche ottenuto un ruolo maggiormente operativo nel settore tecnico. Un bel cambiamento, che solo il tempo definirà se azzeccato oppure no. Ma Gazidis rimarrà a lungo nella storia milanista grazie al suo apporto professionale.

Intervenuto ai microfoni del canale YouTube di Business of Sport, l’ex A.D. del Milan è tornato a parlare della sua esperienza in rossonero. Che come detto ha coinciso con il rilancio del club, sia a livello di visibilità che a livello tecnico-sportivo.

Gazidis, la rivoluzione americana e il ruolo di Maldini

Ivan Gazidis ha dunque raccontato la sua avventura, quando è stato chiamato da Elliott Management alla guida del settore marketing-amministrativo del Milan: “Quando arrivai, chiamato da un fondo americano non ben visto dai tifosi, la squadra non se la passava bene. Il club aveva perdite per 150 milioni di euro e i risultati non arrivavano, la curva fischiava i giocatori. I Singer avrebbero potuto tagliare i costi e vendere il club immediatamente così da guadagnarci, ma hanno deciso di non farlo. Hanno deciso di incaricare un amministratore delegato per ribaltare la situazione, sono arrivato io per risolvere i problemi”.

gazidis ai tempi di maldini
Gazidis e l’importanza di Maldini nella crescita del Milan (Lapresse) – Milanlive.it

La strategia vincente per rilanciare la squadra di Pioli: “Viste le ampie perdite andava tagliato il monte-ingaggi, ma allo stesso tempo andava migliorata la squadra. Abbiamo assunto Moncada, un capo scout di livello mondiale, e un team di osservatori esperti, i risultati sono stati subito eccellenti. Poi abbiamo scelto Paolo Maldini come direttore sportivo, mi ha subito impressionato. Ha portato carisma e conoscenze, ha creato rapporti padre-figlio con tanti giovani calciatori. È stato bravissimo”.

Il ricordo dello Scudetto: “Sicuramente un momento indimenticabile, bellissimo per me. Le immagini non descrivono esattamente quello che abbiamo provato in quei momenti. Tutta Milano era bloccata, col pullman facemmo 1 chilometro in 5 ore. Sensazioni indimenticabili per chiunque fosse lì”.

Gazidis e la critica sullo stato di San Siro

Un altro elemento su cui Gazidis ha lavorato, senza però riuscire ad entrare a fondo del discorso, è lo stadio futuro del Milan. Inizialmente si è pensato, in collaborazione con l’Inter, di abbattere il ‘Meazza’ e ricostruire da zero un San Siro nuovo e moderno. Ma il progetto è arenato, nonostante le indicazioni di Gazidis stesso: “Lo stadio nonostante fosse bello e storico era in condizioni non eccellenti. Molte aree talmente pericolose che erano e sono tutt’oggi chiuse al pubblico. Gli accessi per i disabili sono pochi e i bagni è meglio evitarli, specialmente se sei una donna”. 

Un’altra testimonianza di come il Milan abbia bisogno assoluto di uno stadio che guardi al futuro, in linea con gli standard internazionali. La speranza è che RedBird sia la proprietà giusta per poter fare quel salto di qualità.

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