Le dichiarazioni dell’esterno nigeriano nella conferenza stampa di presentazione
Il Milan ha vinto ieri il Trofeo Berlusconi battendo il Monza ai calci di rigore. La sfida è stata anche l’occasione per l’esordio di Samuel Chukwueze con la maglia rossonera. Il nigeriano ha rilevato Christian Pulisic nei minuti finali e assaporato le prime sensazioni in campo con il Diavolo.
L’esterno d’attacco è arrivato la settimana scorsa dal Villarreal ed è rimasto ad allenarsi a Milanello mentre i suoi nuovi compagni terminavano la tournée negli Stati Uniti, ed ora ha iniziato a lavorare con la squadra per arrivare pronto alla prima di campionato, contro il Bologna di Thiago Motta. Oggi è stato il giorno della conferenza di presentazione del calciatore, che ha parlato per la prima volta da giocatore del Milan.
Chukwueze ha subito iniziato con un elogio alla sua nuova tifoseria e ai suoi nuovi compagni: “I tifosi sono stati meravigliosi: quando ero in nazionale mi mandavano foto e video. Quando c’è questo amore un giocatore è disposto a fare ogni cosa e ho detto al procuratore di portarmi al Milan. Se i tifosi non mi avessero voluto non sarei qui. I compagni sono stati fantastici, davvero accoglienti con me. Ho già stretto molto contro Adli, è molto divertente e si preoccupa per me. Ma anche Okafor e Leao“.
Il classe 1999 ha parlato con grande entusiasmo ai microfoni dei giornalisti, spiegando che se pensa al passato del Milan gli viene in mente Kakà e la sua fantastica rete in Champions League al Manchester.
“Quando penso al passato di questa grande società penso al gol di Kakà contro il Manchester United. Forse uno dei gol più importanti che ho mai visto. Kakà era un giocatore fantastico”. Sull’idolo assoluto nel suo ruolo invece il nome è un altro: “Robben è un giocatore che mi ha sempre ispirato. Una delle migliori ali destre che abbia mai visto. Aveva una grande velocità e energia nell’uno contro uno”.
Chukwueze ha poi rivelato cosa gli ha detto Stefano Pioli per convincerlo a trasferirsi al Diavolo: “La prima volta che mi ha chiamato mi ha detto che avrei giocato e mi ha spiegato tutto ciò che dovevo sapere. L’allenatore mi vuole e mi ha detto esattamente quello che dovevo fare in campo. Questo mi ha motivato. Lui è fantastico anche per come mi ha parlato e per le sue idee. Servirà un po’ di tempo perché ci sono tanti giocatori nuovi, ma riusciremo a vincere il campionato”.
Il ventiquattrenne non ha affatto negato di aver avvertito in maniera evidente di aver fatto u upgrade e di essere arrivato in un top club, come ha spiegato lui stesso nella conferenza. Queste le sue parole con il paragone inevitabile con il Villarreal: “Difficile paragonare Milan e Villarreal. Il Milan è una grandissima squadra qui in Italia. Ho notato le differenze già entrando negli spogliatoi. Il clima è fantastico. Non vedo l’ora di iniziare il campionato, sono venuto per vincere dei trofei ed è il motivo per cui il Milan mi ha preso. La mia priorità qui è di vincere.Mi hanno spiegato cosa significa giocare a San Siro. Ho giocato in grandi stadi e non vedo l’ora di sentire i cori dei tifosi”.
Il nigeriano ha poi parlato della possibilità di fare tanti gol in un campionato difficile come la Serie A: “Con gli anni si cresce. Bisogna sempre migliorare i propri numeri. Non penso al passato, ma solo a scrivere la storia con il Milan. Non ho paura e ho già fissato i miei obiettivi. L’affetto dei tifosi mi carica tanto. Sono abituato alla pressione e se la senti vuol dire che non sei ancora pronto. Ho già giocato partite importanti e voglio divertirmi. Può succedere di sbagliare ma non bisogna mai smettere di lavorare”.
Chukwueze ha poi confermato l’importanza dei consigli di Osimhen per la decisione di venire in Italia: “Osimhen è uno dei miei migliori amici perché giochiamo insieme da tanto tempo. Gli ho sempre chiesto come è in Italia e cosa ne pensa della Serie A. Lui mi ha detto che il Milan è una grande società e che avrei fatto molto bene qua. Victor ha detto che Pioli è un grande allenatore e mi ha consigliato di venire al Milan. Mi voleva al Napoli e abbiamo già scherzato un po’”.