Nella lunga intervista il CEO del Milan ha chiarito anche l’importante questione legata alla realizzazione del nuovo stadio
Nella giornata di ieri il CEO del Milan, Giorgio Furlani, ha rilasciato una lunga intervista presso gli studi di Ahora o Nunca ESPN emittente televisiva statunitense in lingua spagnola, nella quale ha parlato di tanti temi riguardanti il club rossonero.
Furlani è stato assoluto protagonista in questo mese di luglio, insieme a il capo dell’area scouting rossonera Geoffrey Moncada, con un mercato in entrata davvero importante. Con l’imminente arrivo del centrocampista Yunus Musah saranno infatti ben otto i colpi sul mercato e gli innesti regalati a mister Stefano Pioli per rinforzare la rosa, il tutto fatto con ottime tempistiche.
Il dirigente del Diavolo ha spiegato a riguardo: “Abbiamo investito molto nei giocatori, negli acquisti per cercare di avere una stagione migliore quest’anno. Sono molto felice dell’allenatore e dei giocatori e penso che faremo una buonissima stagione“. Le spese sono state ingenti ma adesso la rosa rossonera è stata rinforzata a dovere per provare ad essere competitiva e protagonista sia in campionato che in Champions League.
Furlani ha assicurato che la situazione attuale del Milan, sotto tutti i punti di vista, è decisamente positiva, rispetto al periodo di crisi degli anni passati con l’assenza dalla Champions per ben sette anni. Il CEO rossonero ha toccato tanti argomenti, tra cui anche il ruolo di RedBird.
La nuova proprietà ha dato grande forza al marchio del club grazie anche e soprattutto alla tanta esperienza nel settore. Un commento poi è arrivato anche sulla questione molto importante del nuovo stadio di proprietà che, ricordiamo, rimane uno degli obiettivi principali da raggiungere per la società, nel minor tempo possibile.
Queste le parole di Furlani a riguardo: “Milan e Inter hanno lo stadio insieme ed è un’eccezione nel mondo per rivali cittadine così grandi. Il nostro piano è quello di avere un nostro stadio che equipari il nostro club al resto d’Europa e del mondo”. Arriva quindi anche la conferma sull’intento del club di realizzare un impianto a sé, che sia di totale proprietà del Milan, elemento fondamentale per provare a raggiungere i top club europei e la loro disponibilità economica.