Musah al Milan: per saperne di più abbiamo intervistato Hector Gomez, giornalista molto vicino alle vicende del Valencia
Il Milan batte un altro colpo. Dopo aver chiuso in una settimana gli acquisti di Okafor e Chukwueze, la società ne sta comprando un altro: è Yunus Musah, centrocampista del Valencia. Un altro americano alla corte di Stefano Pioli dopo Christian Pulisic – il terzo in due anni considerando l’acquisto fallimentare di Dest lo scorso anno.
Musah è l’ottavo colpo di mercato di Furlani, Moncada e D’Ottavio, la nuova “triade” che ha preso il posto del duo Maldini e Massara. Finora la società rossonera ha reinvestito tutti i soldi incassati dalla cessione di Sandro Tonali al Newcastle e adesso sta utilizzando anche l’extra, budget proveniente dal bilancio in ordine, dai risultati in Champions della scorsa stagione e dalla qualificazione alla prossima edizione. Per saperne di più sulla trattative con il Valencia per Musah, la redazione di MilanLive.it ha contattato in esclusiva Hector Gomez, direttore di “Tribuna Deportiva”, testata giornalistica spagnola dedicata al Valencia.
Musah al Milan, l’annuncio del giornalista: “E’ fatta”
Musah al Milan: è fatta?
“Sì, credo sia praticamente chiusa e che lunedì o martedì sarà a Milano per le visite mediche e la firma. L’operazione è concordata, mancano gli ultimi dettagli burocratici”.
Quali sono le sue caratterisitiche e dove si colloca al meglio nel 4-3-3?
“Musah non è un centrocamista difensivo ma è un centrocampista offensivo. In un 4-3-3 la miglior posizione che può ricoprire è da interno e deve andare verso l’attacco. La sua virtù principale è che ha molta potenza, è un calciatore di grande forma. Quando parte con la palla al piede è molto ma molto difficile fermarlo. Ha ancora molto da imparare nella fase decisionale. Ha qualità fisiche spettacolari. Deve però migliorare nelle scelte, soprattutto quando arriva sulla trequarti del campo”.
In molti lo hanno paragonato a Kessie: è corretto?
“Il paragone con Kessie mi sembra corretto, è un profilo simile, ma deve fare ancora molto per raggiungere quel livello. Ma è un bravissimo calciatore. Ha tanta potenza, può aiutare la squadra ad uscire dalla pressing. Con le sue cavalcate aiuta a rompere le linee e questo è importante”.