In Francia esaltano Moncada, dirigente del Milan che ha assunto maggiore rilevanza in queste settimane: c’è un “caso foto” che lo riguarda.
La partenza di Paolo Maldini e Frederic Massara ha comportato dei cambiamenti importanti nell’area sportiva rossonera. Adesso si lavora maggiormente in team e Geoffrey Moncada un ruolo centrale nelle decisioni che riguardano il calciomercato.
Formalmente è rimasto capo-scout, posizione che ricopre dal dicembre 2018, però è aumentato il suo peso nelle scelte. Adesso ha un filo più diretto sia con l’allenatore Stefano Pioli sia con l’amministratore delegato Giorgio Furlani. Nessuno ha dubbi sulla sua abilità di osservatore e scopritore di talenti, quindi i tifosi del Milan si aspettano molto da lui.
Il quotidiano francese L’Equipe ha scritto un’analisi su Moncada, spiegando che è una persona a cui piace il basso profilo. Ciò è testimoniato, ad esempio, dalle sue rare uscite pubbliche e anche dalla scarsa presenza di sue foto sul web, quasi tutte vengono dal suo account LinkedIn. Adesso che nel Milan ha assunto maggiore rilevanza, sicuramente lo vedremo più spesso.
L’Equipe ha interpellato alcuni agenti affinché esprimessero il loro pensiero su Moncada. Uno ha dichiarato: “Ha molta dimestichezza con le trattative, si trova a suo agio sia con i dati sia con l’aspetto sportivo“. Un altro ha aggiunto: “Se alcune persone sono vaghi su determinate domande, lui dà risposte chiare. O è sì oppure è no. Non si ha la sensazione di perdere tempo“. Un terzo procuratore ha raccontato: “Ha un modo di rapportarsi molto naturale, quasi candido. È una persona intelligente e sa adattarsi bene alle diverse situazioni“.
Il capo-scout del Milan ha avuto un ruolo nell’arrivo di giovani come Theo Hernandez, Ismael Bennacer e Rafael Leao, così come di Pierre Kalulu e Fikayo Tomori. Ora ha ancora più potere decisionale e potrà portare a Milanello più profili a lui graditi.
Era stato Ivan Gazidis a portarlo al Milan dopo l’esperienza al Monaco, che ha anche provato a riportarlo nel Principato per affidargli il ruolo di direttore sportivo. Lui non ha esitato a rimanere a Milano, dove ha goduto prima della stima di Elliott e poi di quella di RedBird. È un elemento fondamentale del nuovo corso rossonero.