Il difensore inglese ha rilasciato un’intervista a Sky dal raduno di Milanello: tanti i temi toccati, da Maldini ai nuovi arrivati
Il Milan si sta allenando nel raduno di Milanello in questi giorni per prepararsi sotto il profilo atletico e tattico in vista della prossima stagione. I rossoneri poi dal 21 luglio partiranno per la tournée americana.
Dal raduno ha parlato Fikayo Tomori, che non vede l’ora di ricominciare con la nuova stagione e di lasciarsi alle spalle i problemi dell’ultima. Il centrale inglese è ormai al quarto anno con i rossoneri si sente uno degli uomini chiave della squadra. Lo ha spiegato ai microfoni di Sky: “Siamo contenti ed eccitati. Quest’anno sarà più difficile del passato, stiamo facendo qualcosa di diverso per volontà del mister”.
Il difensore ha poi aggiunto: “Vogliamo vincere trofei per riscattare la scorsa stagione. Sappiamo bene chi siamo. Lo scorso anno il mese di gennaio ci ha distrutto. Leader? Lo sono anche per la mia posizione in campo, e sento la responsabilità. Vogliamo vivere una stagione da ricordare”.
Un commento anche sui due acquisti dal Chelsea, club nel quale ha militato prima di arrivare al Diavolo: “Loftus-Cheek è mio amico, sono il suo traduttore. Ho parlato con lui prima della firma e sono sicuro delle sue qualità. Pulisic è forte, veloce e farà gol. E’ diverso dai giocatori che abbiamo in questo momento”.
Tomori ha parlato anche del suo compagno di squadra Rafael Leao, elogiando ancora una volta le sue qualità e sottolineando come lui lo avesse già detto molto tempo fa in tempi non sospetti.
Queste le parole sul portoghese: “Un giocatore molto forte e importante per noi. Ha qualcosa di diverso da tutti noi e può essere ancora più forte. Ricordo che quando sono arrivato qua mi avevano chiesto chi era il migliore e io dicevo che Leao aveva tutto. Adesso, quando palleggiamo prima della partita e sbaglia un passaggio gli do uno sguardo e capisce”.
Inevitabile anche un commento all’addio di Paolo Maldini, un pensiero bello e privo di polemiche sul dirigente che lo ha portato al Milan e al quale era molto legato: “Quando penso Milan penso Maldini, c’è un rispetto speciale. Da difensore mi dava dei consigli. Nessuno può sostituirlo, ma la società ha cambiato e noi giocatori siamo focalizzati sul campo”.