Sportiello: “Per me è l’ultimo step. A Maignan non servono i miei consigli”

Tutte le dichiarazioni del nuovo acquisto del Milan nella conferenza stampa di presentazione che si è svolta oggi

Il Milan è al terzo giorno di raduno a Milanello e la squadra sta cominciando ad alzare i ritmi. Ci si aspettano sempre buone notizie dal mercato e intanto oggi è il giorno di Christian Pulisic, che farà le visite mediche e si appresta a unirsi ai rossoneri.

La conferenza di presentazione di Sportiello
Le dichiarazioni di Marco Sportiello nella conferenza di presentazione (AC Milan) – Milanlive.it

Stefano Pioli si aspetta alcuni dei nuovi innesti prima della partenza del 21 luglio per la tournée americana e la società sta facendo di tutto per provare ad accontentarlo. Il tecnico ha parlato nel primo giorno del raduno, mentre ieri è stata la volta della conferenza di presentazione di Ruben Loftus-Cheek. Oggi invece è stata la volta di Marco Sportiello, nuovo secondo portiere del Diavolo, che risponderà a tutte le domande dei giornalisti.

L’ormai ex Atalanta ha raccontato le sue sensazioni per la nuova esperienza e ciò che vuole dare ai rossoneri. Queste sue le dichiarazioni nella conferenza: “Per me è l’ultimo step della carriera ed essere qui è un sogno, e non è una frase di circostanza. Credo di essere maturato molto negli ultimi soprattutto tre anni e credo sia stato il momento giusto. Penso di non eccellere in tantissime qualità tecnico, lo dico con tranquillità. Io non ho fatto la Primavera, ma la D e la C2, quindi non mi ha mai regalato niente nessuno”.

Sportiello ritrova Pioli dopo l’anno alla Fiorentina: “Con il mister abbiamo vissuto quell’esperienza bruttissima. Astori mi ha insegnato tanto perché sapeva prenderti nel modo giusto. Col mister c’è un rapporto buono anche per questo. Durante questi anni ci siamo sempre sentiti e quindi magari ho qualche in vantaggio, ma non mi ha chiesto nulla in particolare a livello di spogliatoio”.

Sportiello elogia Maignan e non vede l’ora di giocare a San Siro

Sportiello ha subito esaltato il suo nuovo compagno di squadra, rivelando di esserne rimasto impressionato già dopo la prima partita in cui l’ha visto. Il suo ruolo, invece, a suo avviso sarà importante sia dentro che fuori dal campo.

La conferenza di presentazione di Sportiello
Le dichiarazioni di Marco Sportiello nella conferenza di presentazione (AC Milan) – Milanlive.it

“Quando Maignan è arrivato due anni fa, io dissi al mister che per me era fortissimo – spiega l’ex Atalanta – Lo ho detto subito che secondo me era davvero un portiere importante. Voglio vederlo da vicino. Penso di poter imparare tanto da lui, anche se ho 31 anni. Lui è un portiere moderno e voglio rubargli qualcosa. Però se dovrò giocare quando ci sarà occasione dovrò fare quello che so fare io. Mi sembra un portiere molto inquadrato e non credo che abbia bisogno di consigli. Posso aiutarlo dando ritmo agli allenamenti e stimolandolo. Lui però è già un portiere importante e formato, non è un ragazzino. Ha già vinto dei campionati e ha grande esperienza”.

“Giocare con giocatori questo livello sarà stimolante. Quale partita voglio giocare? Una qualsiasi a San Siro. Sicuramente con le tre competizioni c’è bisogno di tutti, non solo in campo. Credo che nel quotidiano anche chi gioca meno deve spingere il gruppo. Non è facile perché quando ti fanno giocare dopo sette mesi devi far bene perché poi non hai una chance subito dopo. Io voglio dare tutto e far sentire la mia presenza. Io ho giocato le ultime 10 partite ma non ero il titolare neanche prima. La scelta era già stata fatta e son contento perché credo sia stata quella giusta”.

Sportiello sul gioco con i piedi e sui suoi modelli

In chiusura di conferenza Sportiello ha poi spiegato di non esser abituato al gioco con i piedi, ma di conoscere bene cosa chiede mister Pioli. Gli idoli del suo ruolo sono tanti. “Dipende dal gioco – spiega – Con l’Atalanta non giocavamo molto dal basso e quindi mi devo abituare. Molto però dipende dal gioco e da come si muovono i compagni. Il portiere può essere bravo con i piedi ma deve avere delle soluzioni. So cosa vuole il mister e quindi proverò a fare la mia parte. Portiere preferito? Ce ne sono tanti, c’è ter Stegen che mi piace molto. Handanovic nei migliori anni è stato a mio avviso fortissimo e anche uno dei miei modelli. Poi anche Courtois e Oblak. Non ce ne è uno in particolare ma ne seguo tanti”.

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