Uno dei centrocampisti più forti e completi del calcio europeo ha salutato il mondo del calcio giocato: Fabregas ha annunciato l’addio.
Arsenal, Barcellona, Chelsea, Monaco e una chiusura sorprendente con la maglia del Como. La carriera di Cesc Fabregas è stata un’impennata incredibile, per un calciatore allo stesso modo straordinario e dalle enormi capacità tecniche.
Il calciatore spagnolo ha detto addio, all’età di 36 anni, con il calcio giocato. Ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo dopo un’avventura esaltante, tantissimi trofei vinti ed un finale a sorpresa in Serie B, con il Como. Proprio nella società lombarda continuerà l’attività sportiva di Fabregas, che diventerà l’allenatore della formazione Primavera.
Fabregas, classe 1987, è stato uno dei protagonisti dell’epoca d’oro della Spagna. Il movimento calcistico che ha visto tra i suoi maggiori protagonisti fuoriclasse come Puyol, Ramos, Piqué, Xavi, Iniesta e Villa. Ma anche il duttile centrocampista, che con le Furie Rosse si è laureato campione del mondo nel 2010 e due volte campione d’Europa, anche a spese dell’Italia.
I tifosi del Milan più longevi e ottimi in memoria ricordano sicuramente quando Cesc Fabregas fu un desiderio concreto del mercato rossonero. Più che un’idea quella che venne ad Adriano Galliani, il quale voleva fortemente lo spagnolo per rinforzare il centrocampo nel momento migliore della carriera dell’ex Arsenal.
Galliani e il colpo Fabregas, un affare solo sfiorato
Era l’estate 2011, il Milan si era laureato campione d’Italia da poco ed il tandem Berlusconi-Galliani volevano regalare alla piazza un colpaccio internazionale per far diventare la squadra di Allegri ancora più competitiva. Il desiderio numero uno fu Fabregas, il cosiddetto ‘Mister X‘ di Galliani che lavorò per settimane sotto traccia cercando di ingaggiarlo.
L’allora centrocampista dei Gunners fu tentato in ogni modo: contratto da top player, la possibilità di giocare accanto a fuoriclasse come Ibrahimovic, Nesta, Thiago Silva o Seedorf, la Champions League da vivere come protagonista. Ma l’accordo con l’Arsenal e col giocatore non arrivò mai, soprattutto per l’inserimento del Barcellona.
La squadra di Pep Guardiola si inserì nella corsa a Fabregas, tentatissimo di tornare nella squadra dove diede i primi calci da ragazzino. Non ci fu nulla da fare per il Milan, che si arrese alla concorrenza del top team catalano: il 15 agosto 2011 il sogno di Galliani si infranse ufficialmente, con il trasferimento di Cesc al Barça per 40 milioni di euro.
Il Milan decise di “rimpiazzare” il mancato acquisto mettendo sotto contratto due centrocampisti italiani, entrambi di buon livello come Alberto Aquilani e Antonio Nocerino. Il secondo fu anche protagonista di una stagione esaltante, con ben 11 reti all’attivo.
Fabregas tornò nei desideri del Milan nel 2016, quando militava nel Chelsea. Un altro tentativo a vuoto, visto che come ha raccontato l’ex mediano nel giorno del suo sbarco a Como, preferì fare altre scelte: “Parlai con il Milan, in particolare nel 2016. Avevo 29 anni, ero nel pieno delle mie forze al Chelsea e volevo dimostrare a Conte che potevo giocare e vincere anche nel suo sistema”. Il rammarico per non aver avuto lo storico numero 4 di Arenys de Mar in squadra è ancora oggi molto forte.