Il calciatore si appresta a dire sì all’Inter. I nerazzurri sono riusciti a compiere il sorpasso: beffa per il Milan che vede sfumare l’ennesimo obiettivo
Niente da fare. Il Milan si appresta a veder sfumare l’ennesimo obiettivo. Ad inizio giugno, il Diavolo ha provato ad inserirsi per Tielemans e N’Dicka, ma senza successo. Il centrocampista si è poi legato all’Aston Villa, il difensore, invece, non ha cambiato idea, scegliendo la Roma.
Ora è il turno di Marcus Thuram, che sembrava destinato a vestire il rossonero ma non sarà così. Il tentativo di sorpasso da parte dell’Inter, di cui vi abbiamo parlato in queste ore, è andato a buon fine e salvo clamorosi colpi di scena, il francese sarà presto un nuovo giocatore nerazzurro.
Nonostante il lungo corteggiamento da parte del Diavolo, Thuram ha preferito accettare la proposta dell’Inter, che conta di far svolgere le visite mediche al calciatore nelle prossime settimane.
Thuram all’Inter, quanto guadagnerà: stipendio da top player
Secondo quanto riportato da Gianluca Di Marzio, l’Inter nel pomeriggio ha strappato il sì dell’attaccante superando la concorrenza dei rossoneri: il francese percepirà uno stipendio da 10 milioni lordi, quindi circa 6,5 milioni netti (Thuram godrà infatti del Decreto Crescita). Un milione in più rispetto all’offerta del Milan, che si era fermato a 5,5 milioni. Questo, oltre all’aspetto tecnico, ha portato il ragazzo a scegliere l’altra sponda del Naviglio.
Come scritto da Matteo Moretto, il Milan ha trattato con Thuram per 20 giorni (con anche qualche telefonata di Pioli) senza però riuscire ad arrivare ad un accordo. Dopo aver rifiutato il Psg e il Lipsia, come vi abbiamo raccontato nel pomeriggio, sembrava fatta per il passaggio ai rossoneri; invece, l’irruzione dell’Inter nel pomeriggio ha stravolto le cose e alla fine hanno avuto la meglio. Thuram sarà un nuovo giocatore dell’Inter, e sarà probabilmente il sostituto di Dzeko. La volontà dei nerazzurri, infatti, è quella di confermare anche Romelu Lukaku, ma per adesso il Chelsea fa muro.
