Davide Frattesi è l’uomo più chiacchierato del momento in Italia nell’ambito del calciomercato. Ecco le sue ultime dichiarazioni.
Già un anno fa era stato al centro delle cronache di calciomercato, seguito dalle big come un elemento di prospettiva e di grandissimo talento. Poi, insieme ai suoi agenti, ha scelto di rimanere al Sassuolo per maturare e crescere ancora una stagione. Ma oggi è giunto il momento di fare il salto di qualità.
Davide Frattesi è il vero e proprio ‘crack’ dell’estate italiana 2023. Il centrocampista tuttofare, ormai punto fermo anche nella Nazionale italiana, vanta corteggiatori di altissimo livello. La sua prima decisione l’aveva già chiarita a mezzo stampa: “Voglio restare in Serie A, è il mio prossimo step” – allontanando le voci che lo vedevano sbarcare in Premier League.
Frattesi è al centro di un derby di mercato, l’ennesimo Milan-Inter che si gioca sui tavoli dirigenziali ed a colpi di offerte e rilanci. Entrambe le milanesi sono pronte a fare carte false per averlo. Il Milan, dopo la cessione a cifre pazzesche di Sandro Tonali, potrebbe avere qualche vantaggio in più sul classe ’99.
Frattesi, scelta già fatta: “Se il mio procuratore non mi accontenta…”
Oggi la Gazzetta dello Sport ha pubblicato l’intervista esclusiva concessa proprio da Davide Frattesi alla ‘rosea’, per parlare ovviamente di quello che sarà il suo futuro professionale. Il centrocampista del Sassuolo si è esposto fino ad un certo punto, facendo capire a chiare lettere di avere già in mente dove giocherà il prossimo anno.
“Cercherò di essere estremamente sincero: io ho scelto la squadra. E sono sicuro che il mio procuratore troverà il modo di accontentarmi, altrimenti lo mando… al mare. Però sento che ci sono altre società interessate a me” – ha dichiarato Frattesi, che dunque tiene il riserbo su quella che è la sua attuale preferenza.
Molto dipenderà dall’impostazione tattica del club in cui giocherà: “La prima discriminante è il ruolo. Io sono una mezzala e voglio essere sfruttato per le mie caratteristiche. Credo sia normale. La Champions League? La vorrei giocare, ci penso, ma non è la prima cosa. Conta di più il progetto”.
Intanto viene escluso il ritorno alla Roma, club nel quale è cresciuto: “Io a Roma con Scamacca? No, ho imparato a ragionare usando il cervello. Cerco di essere più lucido nella gestione delle emozioni. Posso soltanto dirle quello che ho garantito a Giovanni Carnevali: se arrivano offerte irrinunciabili, le ascoltiamo. Irrinunciabili eh”.