Il tecnico ha parlato nella conferenza stampa dopo aver ricevuto il premio e ha conferma il tentativo dell’ex presidente del Milan
Nella giornata di ieri Antonio Conte ha ricevuto un premio al Timone d’Oro ad Arezzo e nella conferenza stampa per l’occasione ha parlato di tanti temi, tra cui anche la morte di Pier Silvio Berlusconi.
L’ex allenatore di Juventus, Inter, Nazionale e Chelsea ha trattato davvero tanti argomenti in questa lunga intervista, dalla sua ultima esperienza in Inghilterra al Tottenham alla possibilità di un ritorno in Italia in futuro. Un commento anche sullo scudetto vinto dal Napoli di Luciano Spalletti e sul possibile riscatto di Lukaku da parte dell’Inter. Il tecnico barese ha poi parlato anche del suo passato, proprio ad Arezzo.
Come dicevamo, tra le domande a cui Conte ha risposto, c’è stata anche quella relativa alla morte di Berlusconi, che era avvenuta qualche ora prima. Anche l’allenatore, come tantissimi altri in questi giorni, ha espresso belle parole per l’ex presidente del Milan, mostrando anche tutta la sua ammirazione per il personaggio: “Ho la possibilità di parlare di una persona che ha segnato la storia“.
Antonio Conte e la rivelazione sul tentativo di Berlusconi
Un bel commento sulla sua figura e anche il racconto di un aneddoto passato che interesserà i tifosi del Milan. Conte elogia tutto l’operato di Berlusconi e ammette il suo tentativo di portarlo al Diavolo qualche anno fa.
Queste le sue parole di apprezzamento: “Come tutti quelli che hanno segnato la storia era una persona divisiva, o lo amavi o lo odiavi. Ma anche chi era contro Berlusconi ha sempre dimostrato grande apprezzamento e grande stima. E’ stato un visionario. Tutte le cose che si è messo a fare le ha fatte sempre ad altissimo livello“.
Risale al 2015 invece la possibilità di andare ad allenare il club rossonero per il tecnico che allora guidava la Nazionale Italiana nel percorso che portò ad Euro 2016. Questa l’ammissione: “Per quanto riguarda il calcio perso che abbia segnato un’epoca con il Milan, ha fatto qualcosa di straordinario. Portarmi al Milan nel 2015? E’ vero, lui e Galliani ci hanno provato. Per me questo è motivo di orgoglio e soddisfazione perché parliamo di due persone che mi hanno sempre apprezzato, come io ho sempre apprezzato loro”.