L’ex allenatore aveva raccontato il particolare modo in cui finì sulla panchina del Milan nel 1987: la simpatica ricostruzione
La morte di Silvio Berlusconi ha colpito davvero tutti e sono stati numerosissimi i messaggi di cordoglio da parte di chi lo conosceva, anche e soprattutto nel mondo del calcio e del Milan.
Berlusconi è stato il presidente del club rossonero per ben 31 anni, dal 1986 al 2017 e ha vinto più di chiunque altro. A renderlo così amato non sono però stati solo i successi ma anche i suoi comportamenti e la sua ambizione e passione per il Milan. Sono infatti state tantissime le storie raccontate dai protagonisti che hanno condiviso i trionfi con lui. Uno che di certo ha vinto tanto insieme a lui è stato Arrigo Sacchi.
Così l’ex allenatore del Milan si esprimeva circa due mesi fa ai microfoni di FootballNews24 sul suo arrivo al Milan dal Parma: “Berlusconi mi sembrava di conoscerlo da una vita, fu bravissimo. Lui sapeva che avevo già un appuntamento con una società di Serie A e mi chiese di rimandare quell’appuntamento. Chiamai Rognoni e dissi ‘Ringrazia Berlusconi ma non posso rimandare l’appuntamento. Lui rispose ‘Ma sei matto, ho già parlato con Galliani e al 99% sei l’allenatore del Milan“.
Quando Sacchi fu ingaggiato a sorpresa dal Milan
L’ex tecnico, che è stato sulla panchina dei rossoneri dal 1981 al 1991 e nella stagione 1996-97, ha rivelato nel dettaglio il modo particolare in cui fu ingaggiato da Berlusconi e dall’amministratore delegato Adriano Galliani.
Sacchi continua il racconto nell’intervista e spiega: “Io continuai ‘Non voglio essere scorretto’. Tornai a casa e mia mogli mi disse di chiamare Rognoni perché mi aveva cercato. Lo chiamai e mi disse ‘Domani sera non ci sarà Berlusconi perché è via, ma ci saranno suo fratello con Confalonieri e Galliani, ti hanno preso!“. Un vero epilogo a sorpresa che lasciò di stucco lo stesso allenatore, il quale però la prese bene alla fine.
Il Profeta di Fusignano infatti conclude l’aneddoto così: “Allora io andai e gli dissi ‘O siete dei geni o siete pazzi, ma in ogni caso devo riconoscere che avete avuto coraggio. Datemi il contratto, questa è la mia firma e metteteci la cifra che volete”. L’arrivo di Sacchi al Milan fu quindi un’altra genialata di Berlusconi, che fece di testa sua e colse tutti di sorpresa.