Filippo Galli in esclusiva a MilanLive.it ricorda Silvio Berlusconi, scomparso stamattina. Le parole dell’ex calciatore sul presidente più vincente della storia rossonera
Silvio Berlusconi ci ha lasciati a 86 anni. In mattinata è arrivata la notizia della sua morte che ha sconvolto il mondo intero e in particolar modo quello del calcio. Ha scritto pagine di storia indelebili alla guida del Milan e non solo con le vittorie.
Filippo Galli è stato un elemento importante di questa incredibile era e ai microfoni di MilanLive.it ha ricordato così il presidente Berlusconi: “Tutti gli riconoscono di esser stato innovatore, visionario, precursore. La sua voglia di portare calcio spettacolo per far sì che la gente si divertisse, il suo obiettivo era quello di riportare un club come il Milan sul tetto del mondo. Spesso il dichiarato non corrisponde alla cifra, invece lui è riuscito a fare tutto questo in 25 anni di storia. Ha portato tantissimi trofei, vincendo e divertendo. Anche chi non era rossonero si è divertito“.
Berlusconi ha fatto tutto ciò che aveva promesso, ma soprattutto ha rivoluzionato il modo di intendere il calcio: “Ha portato organizzazione, professionalità, attenzione ai dettagli. Ha trasformato Milanello in un centro sportivo all’avanguardia, ha portato professionalità differenti che hanno contribuito alle performance dei giocatori, dalla nutrizione alla preparazione, al riposo. Ha portato un po’ di azienda nel calcio”.
Galli ci racconta del suo primo incontro con Berlusconi e delle tante passeggiate insieme ad Arcore a parlare di calcio: “Il primo incontro fu a Milanello, si presentò con grande slancio, capacità oratoria. Fu impressionante, come tutte le volte in cui parlava. Con lui si usciva da un incontro sempre più carichi. Gli aneddoti sono tanti. Io vivevo vicino Arcore, mi chiamava per parlare di calcio e si passeggiava nel suo giardino“.
Infine, se è d’accordo con l’intitolare l’eventuale nuovo stadio a Berlusconi: “L’ho lanciata io quest’idea. Sarebbe bello intitolare il nuovo stadio al presidente“.