Zhang ha parlato del futuro dell’Inter e ha toccato anche il tema stadio, facendo una frecciatina nei confronti del Milan.
L’Inter alla vigilia di un importante appuntamento, ovvero la finale di Champions League contro il Manchester City. L’ultimo ostacolo prima della partita di Istanbul è stato il Milan, che ha eleminato senza neanche faticare troppo (ahinoi). Ora cerca l’impresa contro la squadra di Pep Guardiola, assoluta favorita della sfida.
Steven Zhang ha vinto tutti i trofei possibili in Italia e ora sogna la grande affermazione anche in Europa. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il presidente nerazzurro ha detto di non avere paura dei campioni d’Inghilterra: “Rispetto profondamente il City, è un squadra magnifica. Ma noi abbiamo le qualità per affrontarla. In questi anni, più alta è stata l’asticella degli avversari e meglio ci siamo comportati. L’Inter rende contro squadre forti, è con quelle meno competitive che a volte abbiamo perso punti”.
Zhang su stadio Inter-Milan e Maldini
Tra i piani per la crescita dell’Inter c’è la costruzione di un nuovo stadio. L’idea di partenza era quella di realizzarlo assieme al Milan e per anni si era lavorato in tale direzione. In questi mesi, però, il club rossonero ha deciso di fare da solo. Interpellato sulle difficoltà incontrate, Zhang si è così espresso: “C’è difficoltà ad accettare cose nuove e a cambiare passo. Inter e Milan sono in competizione, ma hanno il medesimo obiettivo di crescita. Uno stadio comune garantirebbe più di due stadi separati. L’idea dell’Inter è sempre stata questa, invece il Milan ha cambiato quattro proprietà e altrettante idee”.
Il presidente nerazzurro sottolinea che dalla sponda rossonera la posizione sul tema stadio è mutata a seconda della proprietà presente. In ogni caso, non c’è l’intenzione di restare dell’attuale impianto di San Siro: “La nostra priorità è un nuovo stadio. Con o senza il Milan”.
L’uomo d’affari cinese ha risposto anche sull’addio di Paolo Maldini al Milan, notizia che ha sorpreso molti nel mondo del calcio: “È un argomento molto delicato. Sono cose che nel mondo del calcio accadono. Un Milan stabile e competitivo è uno stimolo anche per l’Inter”.
Stadio Milan, perché San Donato Milanese
Il Milan sta lavorando intensamente sul progetto stadio e negli ultimi giorni sembra aver deciso di accelerare sull’area San Francesco a San Donato Milanese. Essa sorge tra l’inizio della tangenziale Est e il raccordo dell’autostrada A1 che porta verso Milano. La posizione è molto buona, l’impianto avrebbe una grande visibilità. Ciò è una buona notizia per ottenere un ricco contratto legato ai naming rights, ovvero i diritti di denominazione che verranno venduti a uno sponsor, come avviene sempre.
L’area ha già una destinazione a uso sportivo ed è privata. A livello burocratico l’iter può essere più rapido rispetto a quello previsto per aree pubbliche con alte destinazioni. Una volta individuato lo studio a cui affidare il progetto, va presentato lo studio di fattibilità e del piano economico-finanziario al Comune di San Donato, che poi è chiamato a rispondere sull’interesse pubblico dell’opera.
La Gazzetta dello Sport fa sapere che il Milan aveva in mano nove progetti da valutare, ora ne sono rimasti in lizza tre, con studi di fattibilità e relazioni metodologiche già fatti esaminare al presidente Paolo Scaroni. I candidati sono David Manica, Populous e Gensler. Il primo sembra favorito.
Il quotidiano sportivo spiega anche i contro dell’area San Francesco c’è la dimensione 22,5 ettari, che limiterebbe le attività commerciali e i parcheggi, altro tasto dolente come la viabilità. La stazione ferroviaria di San Donato (si affaccia sull’area) e la metropolitana (con le migliorie si può arrivare a 1,5 km dallo stadio, ma potrebbe essere creata una nuova fermata) sarebbero di grande aiuto.