Retroscena clamoroso di qualche tempo fa su Stefano Pioli. A rivelarlo è Alfredo Pedullà. Il tecnico emiliano è stato ad un passo dall’addio
Sono ore concitate in casa Milan dopo il licenziamento di Paolo Maldini e Frederic Massara. Un ribaltone clamoroso nella struttura dirigenziale del club, voluta da Gerry Cardinale, il numero uno di RedBird. Le motivazioni che stanno alla base della separazione fanno capo a diverse vedute e progetti. Ma ci si interrogherà per diverso tempo su quali siano stati i reali dissidi che hanno condotto al licenziamento della consolidata coppia di dirigenti, stimati in toto da squadra e tifosi.
Secondo diverse fonti, molto è dipeso dalla discordanza tra ex dirigenza e proprietà su Stefano Pioli. Paolo Maldini avrebbe infatti messo in discussione l’operato del tecnico emiliano nel corso di questa stagione, pensando forse ad un esonero e all’ingaggio di un nuovo allenatore. E’ fresca di oggi la rivelazione de Il Corriere dello Sport che riporta della volontà di Maldini di chiamare l’amico end ex compagno Andrea Pirlo nella panchina rossonera.
Dall’altro lato, quello di Gerry Cardinale, Stefano Pioli è ed è stato sempre intoccabile, forte anche di un lungo contratto sino al 2025. Non è un caso che se Maldini e Massara sono stati licenziati, mentre Pioli è rimasto alla guida del Milan, assumendo adesso maggiore potere decisionale sulle scelte del club, soprattutto per quanto riguarda il mercato.
Ma c’è stato un momento della sua carriera al Milan dove Pioli è stato davvero a rischio esonero. Quando? A raccontare il retroscena è Alfredo Pedullà.
Alfredo Pedullà ha fatto sapere che nei suoi tre anni e mezzo al Milan, Stefano Pioli è stato vicino al licenziamento in una sola occasione. Era il 23 maggio 2021, e il Diavolo doveva incontrare l’Atalanta all’ultima di campionato per conquistare la qualificazione alla Champions League. Le strade erano due: se il Milan avesse vinto Pioli sarebbe stato confermato, altrimenti sarebbe stato mandato via. La dirigenza rossonera, presieduta da Maldini e Massara, aveva addirittura già pronto il sostituto in caso di esito negativo degli eventi.
Difatti, come sottolinea Pedullà, il Milan aveva programmato per il lunedì successivo un incontro a Casa Milan con l’entourage di Maurizio Sarri. Era lui il prescelto a prendere il posto dell’emiliano. Da sottolineare che lo stesso Sarri era stato già ad un passo dal Diavolo nell’era Berlusconi, precisamente nel 2015.
Ad ogni modo, Pioli vinse quella partita con la sua squadra per 2-0, grazie alla doppietta di Franck Kessie; conquistò il secondo posto e quindi l’accesso in Champions League dopo anni di assenza. Di conseguenza, Sarri rimase al suo posto come Pioli nella panchina del Milan.