Continuano a spuntare dettagli sulla separazione tra Milan e Paolo Maldini. Anche il rapporto con Stefano Pioli è sembrato deteriorarsi.
La settimana forse più assurda degli ultimi anni in casa Milan. Sì perché i tifosi rossoneri fanno fatica a digerire il divorzio tra il club e Paolo Maldini, lo storico capitano e negli ultimi tempi direttore dell’area tecnica.
Il dirigente è stato messo alla porta dopo le incomprensioni ed i progetti divergenti con la proprietà RedBird Capital. Un addio che sicuramente farà discutere e chiacchierare per molto tempo.
Continuano a fuoriuscire indiscrezioni e retroscena sui motivi che hanno portato Maldini ad allontanarsi sempre più dal progetto rossonero e ad andare contro alle idee di Gerry Cardinale. Uno di questi riguarda anche il rapporto con mister Stefano Pioli, l’attuale allenatore del Milan con cui il feeling sembrava essere scemato.
I due motivi della freddezza tra Maldini e Pioli
È la Gazzetta dello Sport a scrivere come tra Maldini e Pioli in tempi recenti non corresse più buon sangue. Non è stato il motivo principale della rottura con il Milan, ma sicuramente il direttore dell’area tecnica si è trovato non proprio concorde con le scelte dell’allenatore da lui difeso e protetto per anni.
A pagare questo mancato idillio è stato Maldini, proprio perché da New York, quartier generale di RedBird, sono arrivati messaggi inequivocabili: Pioli non si tocca. Grande stima e conferma per l’allenatore del 19° Scudetto, considerato un personaggio ideale per portare avanti il progetto tecnico, oltre che un perfetto aziendalista.
Due i motivi della freddezza recente tra Pioli e Maldini. In primis l’ex capitano del Milan non vedeva di buon occhio il modo di far giocare la squadra secondo il mister. In pratica Maldini riteneva troppo ‘leggibile’ lo schema tattico utilizzato, aspettandosi dei cambiamenti o delle alternative mai arrivate da Pioli.
Forse il motivo più grave riguarda il dissenso sull’impiego dei giocatori arrivati nel mercato estivo 2022. Paolo Maldini sperava che Pioli desse fiducia ai giovani ingaggiati da lui e Massara lo scorso anno, mentre al contrario il tecnico ha preferito puntare su altri, dando pochissimo spazio ai volti nuovi. Lo stesso Malick Thiaw, considerato l’unico acquisto estivo azzeccato da Maldini, è stato messo in campo con un certo ritardo.
Basti pensare ai pochi minuti concessi ai vari De Ketelaere, Origi, Vranckx e Dest. In pratica i colpi tentati da Maldini, flop o meno, non sono stati considerati adeguati da Pioli, nonostante il parere contrario del direttore. Anche per questo motivo la nascita di incomprensioni e gelo tra le parti.