Spunta un retroscena all’interno dei discorsi che hanno portato all’allontanamento di Paolo Maldini: una contro-proposta di RedBird.
Da un paio di giorni non si fa che parlare dell’addio al Milan di Paolo Maldini. Una decisione forse già nell’aria da qualche settimana, ma che è giunta come una mazzata all’interno dell’ambiente rossonero.
Maldini e Gerry Cardinale, l’attuale patron milanista, non hanno trovato un accordo reciproco per proseguire assieme. Da qui la decisione di allontanare lo storico ex capitano del Milan, che dopo cinque anni da direttore dell’area tecnica lascia l’incarico.
Il tutto è stato consumato tramite un comunicato ufficiale del Milan, piuttosto secco e tutt’altro che emozionale, in cui ha definitivamente ufficializzato l’addio di Maldini. Il quale verrà rimpiazzato non da una nuova figura professionale, bensì da un team di lavoro che si relazionerà con mister Pioli e con l’a.d. Furlani.
Cardinale voleva Maldini solo come consulente
Da più parti si dice che il rapporto tra Maldini e Cardinale fosse ormai ai minimi termini. L’ex direttore rossonero, già in polemica lo scorso anno con Elliott Management per via dei ritardi sul suo rinnovo contrattuale, non ha sposato evidentemente le strategie ed i piani di RedBird Capital.
Come scrive il Corriere della Sera, Cardinale aveva dei piani diversi per il Milan e per Maldini stesso. Dopo il deludente calciomercato estivo 2022, il patron rossonero ha deciso di rendere l’ex capitano meno operativo. Il tutto facendogli una contro-proposta a sorpresa: far restare Maldini a Milanello nelle vesti di consulente esterno. Dunque un ruolo marginale e non istituzionale, anche se ancora legato al club.
Come era ipotizzabile, Maldini ha rifiutato questo ruolo ben diverso proposto da Cardinale. Chi conosce bene lo storico numero 3 milanista sa che a livello di figura dirigenziale non ama ruoli marginali o ‘retrocessioni’ a compiti meno prestigiosi. Soprattutto dopo aver lavorato in prima linea per il Milan e essere riuscito a riportare la squadra, con l’aiuto di Massara e Pioli, dove meritava.
Da qui la decisione del secco e sintetico comunicato del Milan. Da lunedì Maldini non fa più parte del management, anche se si sono schierati in molti dalla parte del direttore. In primis i calciatori, che hanno inondato i social con foto e ricordi del loro vissuto al Milan al fianco di Maldini. Ed ovviamente anche i tanti tifosi finora scontenti della gestione RedBird e dubbiosi su chi gestirà il mercato e l’area tecnica nel prossimo futuro.