Intervista a Zlatan Ibrahimovic, l’attaccante del Milan che deve ancora prendere una decisione sul proprio futuro, tra rinnovo e ritiro.
Una delle situazioni che il Milan dovrà chiarire a fine stagione riguarda il futuro di uno dei suoi uomini più rappresentativi. Ovvero Zlatan Ibrahimovic, il 41enne leader dell’attacco rossonero.
Ibra ha vissuto una stagione perennemente ai box. Prima per le lunghe terapie post-intervento al ginocchio. Poi, dopo il rientro a febbraio, sono arrivati un paio di infortuni muscolari gravi, come l’ultimo al polpaccio che non gli permetterà neanche di giocare domani contro il Verona.
In molti pensano che ormai l’avventura del longevo Zlatan sui campi sia terminata, anche per il contratto annuale in scadenza con il Milan. Ma lui, da vero leone navigato, non vuole mollare. Lo ha ammesso a chiare lettere nella chiacchierata con la Gazzetta dello Sport in cui ha fatto intendere di avere ancora voglia di giocare.
Ibra non molla e si candida a proseguire: “Voglio aiutare il Milan”
“Sto bene, sto bene. Ho lavorato tanto, ho forzato tanto. Quando ero k.o., la squadra aveva bisogno. E quando hai fatto una cosa per tutta la vita, quando sai cosa devi fare ma non riesci a farlo, allora… continui, perché non ti dai pace, io non mi do pace – ha ammesso Ibrahimovic, facendo intendere come sia ancora pronto a mettersi in gioco sul campo – La mia testa è troppo forte, mi sento Superman ogni volta che rientro, ma devo avere equilibrio”.
Il ritiro per Ibra non è ancora un’ipotesi: “Non sono uno che molla. Ci deve essere gioia nel fare quello che fai. Io non sono ancora arrivato al momento finale, penso di avere ancora qualcosa da dare. Se smetto a fine stagione? Non credo, penso di continuare. Ma come nella vita serve equilibrio. Se non hai serenità e stabilità diventi una bomba, e le bombe prima o poi esplodono”.
Il contratto con il Milan è in scadenza, mentre si fa strada l’ipotesi Monza come conferma Ibrahimovic stesso: “Galliani mi chiama tutti i giorni da tre anni e mi dice sempre che Monza è bella, che c’è una bella natura, che sul tavolo c’è già il contratto pronto. Ma io sono un giocatore del Milan e sono orgoglioso di esserlo. A una certa età non c’è più l’ego, non hai bisogno di dimostrare. Sono qua per aiutare il Milan, ma non come sto facendo adesso. Voglio stare in campo, lì posso aiutare molto di più”.