Tutte le dichiarazioni del tecnico rossonero nella conferenza stampa di viglia alla sfida contro la squadra bianconera
Domani sera all’Allianz Stadium andrà in scena Juventus-Milan, gara valida per la 37esima e penultima giornata di Serie A. I rossoneri devono difendere la quarta posizione dall’assalto dei bianconeri per garantirsi l’ingresso in Champions League per la prossima stagione.
La squadra di Stefano Pioli è a quota 64 punti e per tirare i bianconeri fuori dalla corsa ha bisogno anche solo di non perdere. A quel punto al Diavolo basterebbe vincere l’ultima partita contro il Verona per raggiungere un traguardo che a inizio stagione era considerato come l’obiettivo minimo stagionale. Il tecnico ha ritrovato praticamente la rosa quasi al completo, ad eccezione di Ismael Bennacer e Zlatan Ibrahimovic.
La Vecchia Signora invece è alle prese con diversi problemi di formazione, a partire dalle assenze di Fagioli e Pogba, e con Dusan Vlahovic in dubbio per un affaticamento. I bianconeri però devono assolutamente vincere perché è la loro ultima opportunità di rientrare in gioco per la corsa Champions, dopo una nuova penalizzazione che ha stroncato loro le gambe.
Di questi temi ha parlato Stefano Pioli in conferenza stampa. Il tecnico dei rossoneri ha cominciato subito ponendo l’attenzione sull’importante partita di domani, da affrontare con atteggiamento giusto e con l’obiettivo di vincere, senza fare calcoli.
“Una settimana pulita non ce l’avevamo da tanto tempo e abbiamo provato a recuperare energie – ha spiegato – E’ Juventus-Milan, troveremo una squadra determinata che ha ottenuto più punti in gare casalinghe insieme al Napoli. Non è mai il singolo che determina le sorti della gara. Domani dobbiamo mettere in campo una prestazione di alto livello perché abbiamo avuto tempo di prepararla”.
L’allenatore del Milan ha poi aggiunto: “Rispetto alla partita di andata ci saranno interpreti diversi. L’importante è essere squadra e essere equilibrati, compatti e attenti perché la Juve può colpirti in ogni momento. Ogni è partita è diversa e le preparazioni non sono tutte uguali. Calcoli? Non sappiamo come andranno le partite. Se vogliamo fare un risultato positivo a Torino dobbiamo fare una bella prestazione. I risultati di oggi non cambieranno il nostro atteggiamenti”.
Inevitabile anche un commento sulla penalizzazione della Juventus e su come potrà incidere: “Non è una nostra preoccupazione. Noi sappiamo come dobbiamo affrontare la partita. Sono sicuro che la Juventus farà comunque una grande gara perché vorrà dimostrare tante cose. Ma noi vorremmo non arrivare all’ultima giornata ancora in bilico. Siamo tutti d’accorsi che la tempistica non è regolare. Ci auguriamo che sia una situazione definitiva ma i tempi devono essere migliori”.
Il tecnico ha commentato poi il percorso stagionale e gli obiettivi futuri, soffermandosi anche su alcuni singoli, come Leao, Tomori e Ibrahimovic, e sulla decisione del tifo organizzato rossonero di non presentarsi allo Stadium per i prezzi troppo alti: “Sarà la continuazione di un percorso. Non bisogna mai dimenticare da dove siamo partiti, ma non è la conclusione. Solo la continuazione di un percorso che quest’anno ha visto degli alti bassi, ma solo in campionato”.
Le frasi su Ibra, Leao e gli altri singoli: “Ibra nel mio staff? Sinceramente no. Non ho ancora affrontato con Zlatan la sua ambizione per il futuro calcistico o meno. Lui è molto determinato a recuperare per provare a giocare l’ultima di campionato con il Verona. La testa di Leao è costante e continua, soprattutto nell’atteggiamento. Non potrà che continuare questa crescita e lui ha tutto per diventare uno dei migliori giocatori al mondo. Ma deve avere un’ossessione per migliorarsi tutti i giorni. Rafa ce l’ha in testa questa volontà, ma rimane comunque un ragazzo ancora giovane, non completamente formato dal punto di vista calcistico”.
Sulla stagione di Tomori: “E’ un difensore molto forte e aggressivo. In alcune situazioni deve essere più lucido ma è in crescita. Ricordiamo che è arrivato in una squadra dove non giocava e sicuramente piano piano crescerà di rendimento. Rebic? Ha avuto una stagione meno felice di quella precedente, che nel calcio purtroppo può succedere”.
Pioli ha chiuso dando un parere sulla scelta dei tifosi di disertare la trasferta per il prezzo dei biglietti, spiegando poi anche gli obiettivi futuri del club: “Mi dispiace tantissimo per i tifosi che non saranno presenti allo stadio. Ma dimostrano ancora una volta quanto sono speciali e unici perché faranno un gesto molto nobile e ammirabile. Quello che vogliamo dimostrare fa la differenza. Per domani dobbiamo fare una grande partita per la qualificazione in Champions. In generale siamo il Milan e per stare al vertice dobbiamo lavorare tanto e bene”.