Per lo striscione esposto contro Dimarco dopo Inter-Milan la Procura di Milano ha deciso di avviare un’indagine.
Ha destato grande sorpresa la presenza di un enorme striscione sotto la casa di Federico Dimarco a Milano. Esso recitava: “Dimarco pensa a giocare… O la lingua te la facciamo ingoiare“.
Il terzino nerazzurro è stato criticato per alcuni cori, anche contro la curva milanista, cantati al microfono dopo il recente derby Inter-Milan di Champions League. La felicità per la qualificazione alla finale lo ha portato a trasformarsi quasi in un capo ultras per celebrare il traguardo raggiunto.
Dimarco tramite il suo profilo ufficiale Instagram si è scusato: “Mi sono lasciato andare a un momento di leggerezza. Volevo chiedere scusa a tutti i tifosi del Milan che si sono sentiti offesi“. Successivamente ha preso posizione anche la Curva Sud Milano.
Il famoso gruppo del tifo organizzato rossonero ha emesso un comunicato nel quale ha spiegato di comprendere la gioia del giocatore per la vittoria dell’Inter, ma che esistono dei limiti da non superare. Le curve delle due squadre si impegnano da 40 anni a portare avanti un patto di non belligeranza per vivere in maniera pacifica e rispettosa i derby. Le scuse di Dimarco sono state apprezzate dalla Curva Sud Milano.
Ma la Procura di Milano ha deciso di aprire un fascicolo per minacce aggravate in relazione allo striscione esposto contro il giocatore. Lo rivela l’agenzia Ansa, specificando che la Digos sta già indagando col coordinamento del dipartimento antiterrorismo, che si occupa anche delle azioni degli ultras, guidato dal procuratore Marcello Viola. Vedremo cosa succederà. È normale che si voglia approfondire la vicenda.