Tutto rimandato al termine della stagione. La proprietà tirerà le somme solamente quando finirà il campionato: la Champions League obiettivo da non fallire
L’eliminazione dalla Champions League, ad un passo dalla finale brucia davvero tanto. Ma ieri erano davvero in pochi a credere nell’impresa. Il gol sbagliato da Brahim Diaz dopo dieci minuti ha demoralizzato anche quelli che si dicevano ottimisti.
Il Diavolo ha buttato via la qualificazione, arrivando male al doppio appuntamento, con i suoi uomini migliori, in condizione precarie, nel corso del primo tempo del match di andata.
Era stato tutto scritto, ma nonostante ciò, Pioli ci ha voluto provare, sacrificando ancora una volta il campionato. Il sogno Champions League sta così rischiando di trasformare in un incubo la stagione. Perché senza la qualificazione all’Europa che conta ogni giudizio sui protagonisti del Milan di questi ultimi anni rischia di cambiare.
La mission aziendale, sottolineata da Gerry Cardinale, era/è l’accesso alla prossima Champions. Servono i soldi della coppa più prestigiosa per continuare a crescere.
Le prossime tre partite e la Giustizia Sportiva, con la sentenza alla Juventus, ci diranno se il Milan sentirà ancora la musichetta della vecchia Coppa dei Campioni, o se si dovrà accontentare dell’Europa League.
La resa dei conti
Mancano tre partite ancora. Tre partite, contro Sampdoria, Juventus e Verona, assolutamente da vincere. Una volta concluso il campionato si tireranno le somme.
Al momento da parte della proprietà non risultano prese decisioni o prese di posizioni sui protagonisti del Milan. In queste ore si sta tanto parlando del futuro di Stefano Pioli, ma anche di quello di Paolo Maldini e Frederic Massara. Ogni valutazione del caso, però, da parte di Gerry Cardinale verrà presa solo al termine della stagione.
