Simone Inzaghi commenta la designazione dell’arbitro Turbin e fa strane insinuazioni. Pioli non risponde, Tonali fa una battuta
Fra poco più di 24 ore andrà in scena a San Siro l’Euroderby di ritorno tra Inter e Milan, che stabilirà quale dei due club meneghina raggiungerà la finale di Champions League a Istanbul. Come i giorni precedenti, anche la vigilia del match è infuocata.
Ad accendere gli animi, si fa per dire, sono le dichiarazioni fatte in conferenza stampa da Simone Inzaghi. L’allenatore deli nerazzurri è intanto tornato sull’episodio di Krunic e Bastoni in area, affermando: “Mi conoscete, difficilmente ne parlo. Se mi viene in mente la partita di andata c’è stato un episodio che andava valutato in un altro modo, e che sicuramente avrebbe dato alla qualificazione e al risultato un qualcosa di importantissimo. Non è stato così e non c’è nessun problema”.
Ma la stranezza è la risposta alla designazione dell’arbitro francese Clement Turpin, citando amici e i 4 giocatori francesi del Milan: “Non c’è nessunissimo problema, perché ho tanti amici e conoscenti nel calcio che quando hanno visto la designazione di un arbitro francese con quattro giocatori del Milan in rosa… non c’è nessunissimo problema”. Un’insinuazione che comunque ha fatto riflettere.
Le risposte di Pioli e Tonali
Le frasi di Inzaghi ha suscitato tante reazioni anche sui social e hanno ricevuto varie interpretazioni. In questo momento sono il tema principale di questa sfida, e sono arrivate persino a Milanello.
Le parole sono state commentate anche da Stefano Pioli. Durante la conferenza stampa del tecnico del Diavolo, infatti, un giornalista gli ha rivolto la domanda su cosa ne pensasse. La risposta dell’allenatore è stata ed è stata molto indifferente (dopo un lungo silenzio): “Mah, non mi piace mettere le mani avanti”. Un modo saggio per evitare di alimentare la polemica, che si sta comunque generando in queste ore.
E’ arrivata una risposta ironica invece da Sandro Tonali, che sull’argomento ha commentato simpaticamente: “Bisognava trovare un arbitro senza nazionalità”. Ovviamente all’interno delle due rose ci sono giocatori provenienti da quasi tutte le nazioni più importanti in Europa ed era ovvio che qualche calciatore avrebbe avuto la stessa nazionalità del direttore di gara. A breve comunque tutte le parole e le polemiche lasceranno spazio al campo.