Le parole del giornalista in vista della partita di Champions League, tra il Milan e l’Inter. Ecco il suo pensiero a poche ore dal calcio d’inizio del match europeo
Ormai mancano davvero poche ore all’inizio della semifinale di andata di Champions League. Mercoledì alle ore 21.00, Milan e Inter si sfideranno a San Siro: in palio c’è la final di Istanbul.
Il Diavolo arriva alla sfida con il dubbio Rafael Leao. L’attaccante, out contro la Lazio per un guaio muscolare all’adduttore, come vi abbiamo raccontato, ha svolto un lavoro differenziato sul campo. Un passo avanti rispetto a lunedì, quando era rimasto in palestra a seguire un programma di terapie. Mercoledì mattina svolgerà l’ultimo test, quello decisivo, per capire se potrà davvero esserci. Il Milan, dunque, incrocia le dita, in attesa di novità per Rafael Leao.
Il resto della formazione appare già decisa, con Pioli pronto a puntare sulla squadra che ha eliminato il Napoli, con Ismael Bennacer ‘falso’ trequartista. In difesa sono pronti a giocare Kjaer e Tomori in mezzo, davanti a Mike Maignan, con Davide Calabria e Theo Hernandez ai lati. Insieme all’algerino a centrocampo ci saranno, invece, Rade Krunic e Sandro Tonali. In se non dovesse recuperare Leao, è pronto a giocare Saelemaekers, insieme a Giroud e Brahim Diaz.
Per quanto riguarda l’Inter, i dubbi di formazione sono legati all’abbondanza. Così a centrocampo uno tra Brozovic, Calhanoglu e Mkhitaryan rimarrà fuori. In attacco Inzaghi deve scegliere il calciatore da affiancare a Lautaro Martinez.
Fabrizio Biasin, intervenuto a TvPlay, ha detto la sua in merito ai ballottaggi: “Secondo me Dzeko ha un’intelligenza calcistica superiore, quindi che giochi Lautaro Martinez con Dzeko o con Lukaku sono contentissimo ugualmente. Giocheranno quindi tutti e tre, magari vedo meno spazio per Correa, ma io problemi nelle rotazioni in attacco non ne vedo”.
Il punto sul centrocampo – “Se c’è un problema è più nella zona del centrocampo in questo momento per l’Inter, non vorrei essere nei panni di Inzaghi per quanto riguarda le scelte lì. Se Brozovic è quello di tre settimane fa che va al 50% è un conto, se invece è quello visto contro la Roma che ha la calma dei grandi e va su tutti i palloni è un altro. Quella calma nelle partite che contano mi impressiona, per me se Brozovic c’è gioca sempre”.