Giroud avvisa l’Inter: “La sconfitta in Supercoppa mi è rimasta in testa”

L’attaccante rossonero parla della prossima sfida con i nerazzurri e non solo nella lunga intervista rilasciata alla Uefa

A poco più di 48 ore dalla gara di andata delle semifinali di Champions League tra Milan e Inter, Olivier Giroud ha rilasciato una lunga intervista alla Uefa, nella quale ha parlato di tutto il suo percorso in rossonero e del derby che lo aspetta.

Giroud intervista
Le dichiarazioni di Olivier Giroud nell’intervista alla Uefa (Lapresse) – Milanlive.it

L’attaccante francese si è soffermato davvero su tanti aspetti, partendo dal momento che sta vivendo e sui pensieri in merito al futuro. Al momento la passione lo tiene stretto al campo, così come il suo compagno di squadra Zlatan Ibrahimovic. Il centravanti del Diavolo ha poi spiegato il suo importante ruolo anche nello spogliatoio, come mentore per i più giovani.

Giroud ha poi parlato del derby contro l’Inter: “San Siro è un posto speciale, soprattutto quando si tratta del derby. Poi c’è il prestigio della Champions League e il fatto che ci sarà sicuramente una milanese in finale. In Serie A ho segnato tre gol in tre partite contro l’Inter e ho fatto anche uno o due assist, quindi le statistiche sono buone”. Ma ricordo anche la sconfitta in Supercoppa – ha aggiunto l’ex Chelsea – loro hanno dominato nettamente. Mi è rimasto in testa, quindi dovremo giocare al meglio”.

Le varie dichiarazioni del francese

Nella lunga intervista Giroud si è soffermato anche sul suo arrivo al Milan nell’estate del 2021 e sui motivi della scelta. Il classe ’86 ha finora realizzato 27 reti in 79 presenze complessive con la maglia dei rossoneri.

Giroud intervista
Le dichiarazioni di Olivier Giroud nell’intervista alla Uefa (Lapresse) – Milanlive.it

Una scelta del destino, quella del Diavolo secondo lui: “Firmare con il Milan era l’occasione per affrontare una nuova sfida. Al Chelsea non giocavo molto e potevo andare prima all’Inter, ma Dio ha voluto che scegliessi il Milan”. Giroud spiega poi che ha sempre apprezzato sin da piccolo il Milan. “Seguivo il Milan da quando ero adolescente, alla fine degli anni Novanta. Un giocatore in particolare che mi ha fatto amare questa maglia è Andriy Shevchenko. Cercavo di imitarlo in allenamento, era uno dei più grandi attaccanti”.

Un commento anche sul gol decisivo al Maradona ai quarti di Champions contro il Napoli, dopo aver fallito dal dischetto. “Dopo aver sbagliato il rigore sapevo di dover rimanere concentrato. Ero sicuro che avrei avuto un’altra grande occasione, un po’ come contro l’Inghilterra ai Mondiali. E’ questione di resilienza e perseveranza: devi sempre credere che avrai una possibilità”.

Gestione cookie