Condanna di 1° grado a cinque anni per Armando Izzo, punito nell’ambito di un’inchiesta su calcioscommesse e criminalità organizzata.
Brutta notizia per Armando Izzo, difensore del Monza. La IV sezione penale del Tribunale di Napoli lo ha condannato a 5 anni di carcere per concorso esterno in associazione camorristica e frode sportiva. Accuse pesantissime.
Si tratta di una condanna di primo grado e il pm Maurizio De Marco aveva chiesto 4 anni e 10 mesi. Il giocatore è coinvolto in un’indagine riguardante calcioscommesse e criminalità organizzata. Tutto era emerso già nel 2017, quando lui indossava ancora la maglia del Genoa. Condannati a 1 anno e 6 mesi pure il cugino Umberto Accursio e Salvatore Russo, ritenuti entrambi membri del clan Vinella Grassi di Secondigliano.
I fatti risalgono a quando ancora Izzo giocava nell’Avellino in Serie B. L’accusa sostiene che lui avrebbe pilotato la partita Modena-Avellino 1-0 (Izzo non giocò) della stagione 2013/2014 assieme agli ex compagni di squadra Francesco Millesi e Luca Pini, entrambi imputati in un processo parallelo. I tre sono accusati di essersi messi costantemente a disposizione del clan per fare da tramite e corrompere calciatori professionisti allo scopo di influire in maniera fraudolenta sui risultati delle partite di calcio del campionato di Serie B. Il difensore del Monza farà ricorso in appello per cercare di dimostrare la sua innocenza.
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