Grane possibili per il Milan e per la partecipazione alle coppe europee in vista della prossima stagione. C’è di mezzo RedBird Capital.
La partecipazione del Milan alla prossima Champions League, o alle coppe europee in generale per la stagione 2023-2024 è a rischio. Non per motivi di classifica o di traguardi stagionali, bensì per il regolamento stabilito dalla Uefa che potrebbe mettere i bastoni tra le ruote alla squadra di Stefano Pioli.
Al momento c’è grande incertezza, per una situazione che giunge direttamente da oltralpe. Ieri il Tolosa ha vinto la Coppa di Francia, annichilendo il Nantes per 5-1 allo Stade de France di Saint Denis. Ma cosa c’entra il Milan con questa finale? I rossoneri condividono con la società bianco-malva la medesima proprietà, ovvero il fondo statunitense RedBird Capital.
Il Tolosa con questo trionfo si qualifica automaticamente all’Europa League in vista della prossima stagione. Ciò mette in difficoltà il Milan e la sua proprietà, visto che il regolamento parla chiaro: due club che vantano lo stesso azionista di maggioranza non possono partecipare alla stessa competizione o a due competizioni contigue.
Il cavillo Uefa blocca Milan e Tolosa. Ma c’è il precedente Red Bull
In pratica, anche se il Milan si qualificasse in Champions League per il 2023-2024, sarebbe concreto il rischio di far scattare questo cavillo burocratico e regolamentare. Infatti, in caso di retrocessione in Europa League nella fase a gironi, i rossoneri disputerebbero la stessa competizione del Tolosa, col rischio di incrociarsi causando una sorta di conflitto d’interesse.
Un po’ come succede in Serie A, dove per regolamento lo stesso proprietario non può gestire due club della stessa Lega. Da qui il caos dello scorso anno tra Lazio e Salernitana con Claudio Lotito costretto a mettere in vendita il club campano. Idem potrebbe accadere ad Aurelio De Laurentiis, qualora il Bari (sua seconda squadra) venisse promosso in A raggiungendo il Napoli.
Una situazione molto complicata per RedBird. Ad oggi c’è dunque la concreta possibilità che una tra Milan e Tolosa debba tirarsi indietro dalle coppe europee, ma sarebbe uno smacco troppo grande per la società ed i tifosi, oltre che una decisione molto ardua da prendere per Gerry Cardinale e soci.
A far ben sperare c’è però un precedente. Quello della compagnia Red Bull, che da diversi anni amministra sia il Lipsia nel campionato tedesco, sia il Salisburgo in quello austriaco. Nel 2017 per la prima volta i due club si sono contestualmente qualificati per le coppe europee. Alla holding delle bevande energetiche servì apportare modifiche concrete e pesanti a livello amministrativo per ottenere l’ok dall’Uefa.
Scenario difficile da attuare per RedBird, visto che tali modifiche hanno bisogno di tempo e soluzioni efficaci. Non è da escludere che l’Uefa stessa possa cambiare atteggiamento e normative nei confronti delle multiproprietà, soprattutto se la famiglia reale del Qatar dovesse acquistare il Manchester United, legandosi di fatto al PSG per la stessa radice societaria.