Milan, Krunic pronto per l’Euroderby: “La musica è cambiata, questa sfida ce l’abbiamo dentro”

Le parole di Rade Krunic, centrocampista del Milan che ormai è divenuto una sorta di intoccabile nello scacchiere di mister Pioli.

Spesso il successo delle squadre di calcio è determinato dai fuoriclasse, calciatori capaci di risolvere e indirizzare le partite con i loro colpi di genio o con la qualità generale. Ma per vincere servono anche i gregari, per utilizzare un termine ciclistico. Ovvero quegli elementi meno appariscenti e brillanti, che però con carattere, sacrificio e cuore riescono a compattare il gruppo e rappresentare un porto sicuro per il proprio allenatore.

intervista Krunic
Rade Krunic parla del suo momento in rossonero (Lapresse) – Milanlive.it

L’esempio di ciò nel Milan si chiama Rade Krunic. Un centrocampista, arrivato nel 2019 come semplice alternativa, che sotto l’egida di Stefano Pioli è divenuto un tassello fondamentale della formazione titolare. Prima come mezzala, poi come trequartista atipico, ora come mediano di sostanza. Krunic è quasi un intoccabile.

Intervistato da Sportmediaset, il centrocampista bosniaco ha raccontato il momento suo personale e quello del Milan, ormai uscito dal periodo delicato dela stagione: “Non è facile da spiegare quello che è successo a gennaio. È calata un po’ l’attenzione, a livello mentale non siamo stati da Milan, poi sicuramente il mondiale ha inciso. Ora però la musica è cambiata” – assicura Krunic.

Krunic, l’esplosione grazie a Pioli: “Ha creduto sempre in me”

Come detto Krunic è un jolly atipico, forse sottovalutato da stampa e tifosi per molto tempo. Ma se c’è una persona che ha scommesso su di lui, quello è mister Pioli: “Ha creduto in me, si è fidato molto e non solo in questo ultimo periodo. All’inizio anche da parte dei tifosi c’era perplessità, ma dai miei compagni, dal mister e dalla società non mi sono mai sentito sottovalutato e ho sempre avuto la loro fiducia”.

Krunic ringrazia Pioli
Pioli tra coloro a credere maggiormente in Krunic (Lapresse) – Milanlive.it

Il suo ruolo al Milan è molto variabile: “A Empoli ero una mezzala di inserimento. Qui al Milan ho cambiato tante volte. Mi trovo a mio agio da mediano vicino a Tonali, prima giocavo più avanti e mi inserivo di più, ma oggi posso esprimermi dando una mano alla squadra con la mia esperienza. Sono contento quando dicono che sono un calciatore intelligente tatticamente”.

Impossibile non pensare all’Euroderby con l’Inter: “Non nascondo che ci stiamo pensando, una sfida che è dentro di noi. Ma dobbiamo valutare partita dopo partita, anche se questo impegno è molto sentito. Abbiamo perso gli ultimi due derby, ma sarà tutt’altra sfida. Abbiamo vissuto momenti complicati, io ero anche infortunato, ma ora è tutto diverso”.

Infine un eventuale ‘fioretto’ in caso di vittoria in Champions League: “Sono una persona semplice, non faccio stranezze neanche fuori dal campo. Magari sono cose più sullo stile di Theo Hernandez, se lui si dipinge i capelli di rosa nessuno è sorpreso, se lo facessi io sarebbe assurdo. Se si vince posso fare un po’ il pagliaccio, ma nella vita preferisco essere un esempio”.

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