Tanti dubbi sul futuro di Ibrahimovic, soprattutto dopo l’infortunio muscolare subito durante il riscaldamento di Milan-Lecce.
Una delle brutte notizie giunte da Milan-Lecce riguarda l’infortunio subito da Zlatan Ibrahimovic. L’attaccante svedese non è neanche riuscito a entrare in campo per via dell’ennesimo risentimento muscolare.
Ibra durante il riscaldamento ha accusato un dolore al polpaccio, zona molto delicata per tanti calciatori. Un altro stop muscolare all’orizzonte per il quasi 42enne centravanti, che sarebbe sicuramente entrato in corso d’opera.
In attesa del responso degli esami strumentali, si parla del rischio di stagione finita per Ibrahimovic. Una sventura totale per il veterano del Milan, che dopo essere rimasto ai box per mesi è di nuovo ritornato nel circolo vizioso degli infortuni. Situazione delicata, visto che il contratto di Ibra scadrà il 30 giugno prossimo e finora non si è ancora parlato mai di rinnovo.
Ibra non vuole mollare: chiederà al Milan di restare
Il parere generale al momento, secondo quanto scrive oggi la Gazzetta dello Sport, è che Ibrahimovic si avvicini a larghi passi verso il ritiro dal calcio giocato, o quanto meno all’addio dal Milan.
Contratto vicino alla scadenza, infortuni ripetuti e stagione già conclusa, qualora lo stop al polpaccio risultasse essere una lesione non di poco conto. Ibra è demoralizzato, stato d’animo che si aggiunge alla delusione per non essere stato inserito nella lista Uefa da mister Pioli. Dunuqe per non poter disputare la fase finale della Champions League.
Ma chi lo conosce bene sa che Ibrahimovic è un leone e non intende mollare un centimetro, almeno fin quando non sarà deciso a dire addio al calcio giocato. Lo svedese tempo fa ha ammesso di essere spaventato dall’idea di smettere, bensì di avere ancora forti motivazioni calcistiche. Ad oggi, a meno di colpi di scena, Zlatan non intende prendere in considerazione il ritiro a fine stagione.
L’intenzione del centravanti classe ’81 è quella di proseguire con il Milan, anche se il suo rinnovo contrattuale non è una priorità per Maldini e compagnia. Potrebbe accettare un’offerta estera, da Cina o Arabia Saudita, ma preferirebbe guadagnarsi un altro anno da calciatore rossonero, anche con ruolo marginale e stipendio a gettone legato alle presenze.
Ibra considera Milano la sua città (la sua famiglia si è trasferita qui da mesi) ed il Milan come la squadra a cui è più legato. Ma le decisioni definitive si prendono in due: molto dipenderà dalla salute muscolare dell’attaccante, che mai come oggi vede il suo futuro calcistico appeso ad un filo sottile.