Il Milan torna al sucesso in campionato. Lo fa grazie al suo campione, Rafael Leao. E’ il portoghese a trascinare i rossoneri alla vittoria contro il Lecce
Il Milan di Stefano Pioli riprende la corsa verso il quarto posto. I rossoneri si sono imposti per 2 a 0 contro il Lecce, in un match valevole per la trentunesima giornata di Serie A.
A San Siro a fare la differenza è stato Rafael Leao. Da quando si è tornati a giocare dall’ultima pausa per le nazionali, il portoghese non si è più fermato, risultando sempre decisivo. Leao ha trascinato il Milan contro il Napoli e ieri contro i salentini ha realizzato una doppietta d’autore. Il primo gol è storico (La rete di testa per il portoghese è una vera rarità, è solo la seconda in rossonero), l’ultimo è invece arrivato con la sua classica azione devastante, strappo da centrocampo per arrivare dritto in porta – VOTO 8
Se uno dei grandi protagonisti del Maradona si è ripetuto, lo stesso non si può dire per Mike Maignan, ma non certo per demeriti suoi. Non c’è il super voto per il francese perché è stato un pomeriggio tranquillo. Si è fatto, così, trovare pronto all’unico tiro in porta del Lecce, quello di Strafezza. – VOTO 6,5
E’ ancora una volta ottima la prestazione di Sandro Tonali, il primo ad impegnare Falcone, con un grande tiro da fuori, e a servire l’assist per il colpo di testa di Leao – VOTO 7.
Non deludono nemmeno Rade Krunic e Ismael Bennacer. Il bosniaco, dopo un liscio con il quale il Milan rischia il gol (palo di Banda), è autore di una prova ordinata e di personalità. L’algerino gioca da subentrato una partita d’alta intensità. Sufficienza piena poi per Brahim Diaz, anche se non è lucido come in altre circostanze. VOTO 6,5.
I centrali Tomori, Thiaw e Kjaer strappano la sufficienza, non soffrendo mai gli attaccanti del Lecce. VOTO 6,5. Voto positivo anche per Theo Hernandez, mai in affanno dietro e propositivo in avanti soprattutto nella ripresa VOTO 6,5.
Da rivedere
Chi fa male è invece, ancora una volta Ante Rebić. Il bosniaco gioca 2/3 di gara da punta centrale, non riuscendo mai a rendersi pericolo. Qualche scambio con i compagni e nulla più. Sbaglia anche degli stop semplici, facendo irritare il pubblico – VOTO 5
Non fa certo meglio Junior Messias, mai efficace, come gli era successo in passato. Raramente riesce a fare la cosa giusta – VOTO 5,5. Fa meglio Saelemaekers, entrato con il piglio giusto VOTO 6.
Fatica ad arrivare alla sufficienza, infine, anche Pierre Kalulu, messo costantemente in difficoltà da Banda. Il ruolo di terzino non sembra più essere il suo. VOTO 5,5