Arrivano novità interessanti sulla vendita dei diritti TV della Serie A dal 2024: DAZN, Sky, Amazon, cosa può succedere.
Una grande differenza tra la Serie A e la Premier League è sicuramente il ricavo dai diritti TV, che in Inghilterra è nettamente superiore. Questo aiuta le squadre inglesi ad essere molto più competitive delle nostre.
Purtroppo, in questi anni il calcio italiano non è cresciuto e dalla vendita dei diritti TV dal 2024 in poi non ci sarà un extra gettito. L’obiettivo è quello di riuscire a incassare almeno 1 miliardo di euro a stagione, dopo i 927 milioni dell’ultimo bando. Cosa molto complicata.
Vendita diritti TV Serie A: la situazione
Il quotidiano La Repubblica spiega che nessuna emittente è disposta a confermare la cifra guadagnata annualmente nell’ultimo triennio. La Lega Serie A, che renderà noto a maggio il bando che dovrebbe essere da cinque anni e non più da tre, ha un’idea per cercare di ricavare il più possibile.
Le partite potrebbero essere divise tra DAZN e Sky, che avrebbero una co-esclusiva. Nove partite su dieci andrebbero a entrambe, poi saranno i clienti a scegliere a quale piattaforma abbondarsi per seguirle. DAZN non avrà più il supporto di TIM e Sky si prenderebbe volentieri più match. Quindi la soluzione pensata dalla Lega Serie A può accontentare tutte le parti, anche se andrà trovato il giusto prezzo di vendita dei diritti TV.
E la decima partita? Il piano è quello di assegnare la seconda gara più importante di ogni giornata a una terza piattaforma. Si può aprire un’asta che può portare nelle casse circa 100 milioni di euro annui. Ci sono due interlocutori che possono essere interessati: Amazon e Mediaset. Vedremo se uno dei due si farà avanti concretamente o se magari spunterà qualche emittente finora non menzionata.
La Lega Serie A spera di riuscire ad arrivare all’obiettivo del miliardo annuo, comunque lontano da quanto incassano Premier League e Liga. E i tifosi auspicano che i prezzi per seguire la propria squadra del cuore non schizzino in alto.