Elliott ha preso posizione dopo le perquisizioni avvenute in Lussemburgo: nel mirino sempre la cessione del Milan a RedBird.
In questi giorni ha fatto un po’ di rumore la notizia riguardante le perquisizioni fatte dalla polizia giudiziaria del Lussemburgo presso le sedi della Project RedBlack e della Rossoneri Sport, società tramite le quali Elliott deteneva il Milan.
Com’è noto, c’è una causa avviata dal Blue Skye, la società guidata dagli italiani Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo che da ex soci di Elliott (4,3% di Project RedBlack) contestano la cessione avvenuta a RedBird Capital Partners nel 2022 per 1,1 miliardi di euro con una parte del denaro che l’ex proprietà ha prestato ai nuovi padroni del club. Una pratica nota come vendor loan, già utilizzata in diversi affari.
Cessione Milan a Red Bird: la posizione di Elliott
Elliott, dopo le notizie apparse ieri sulle perquisizioni e i sequestri di documenti effettuate in Lussemburgo, sottolinea che la raccolta di prove sia parte integrante di qualunque processo di indagine giudiziaria (nel caso specifico, le autorità lussemburghesi stanno agendo su indicazione italiana) e che si tratti solo di una prosecuzione del tentativo di Blue Skye di estrarre valore dalla cessione del Milan a cui non ha diritto.
Inoltre, Elliott ribadisce che le iniziative giudiziarie di Blue Skye sono prive di fondamento e che pertanto il fondo americano continuerà a difendere la propria posizione, fornendo piena collaborazione alle autorità preposte, come richiesto. Elliott nei mesi scorsi ha anche avviato un contro ricorso, citando in giudizio Blue Skye nell’ambito dell’azione con la quale rigetta richieste di risarcimento ritenute frivole.
Dobbiamo ricordare che il contenzioso riguarda Elliott e Blue Skye, il Milan e RedBird Capital Partners non sono coinvolti. Non può esserci alcuna conseguenza per il club rossonero. Da sottolineare anche che tempo addietro Arena Investors, società che aveva fornito i capitali a Cerchione e D’Avanzo, ha fatto sapere di non comprendere le ragioni dell’azione intrapresa contro il fondo guidato da Paul Singer, che ha aggiunto valore al Milan dopo averlo rilevato nel 2018.