Nessuno sa cosa farà quando deciderà di appendere gli scarpini al chiodo. La verità si scoprirà a fine stagione: il punto della situazione
La verità è che Zlatan Ibrahimovic in questi ultimi anni ha dimostrato di poter far davvero un po’ di tutto: lo abbiamo visto presentare al Festival di Sanremo e recitare in diversi film, come comparsa. Sta facendo l’imprenditore ma il periodo al Milan ci sta dicendo che può fare tranquillamente il dirigente o restare sul campo per allenare. La personalità di Ibra è così grande che è impossibile porsi limiti.
Siamo certi, però, che al momento, non lo sa nemmeno l’attaccante cosa farà da grande. Sì, perché Ibra si sente ancora un ragazzino, con una voglia immensa di giocare e non sta pensando altro che al campo.
l’altro ieri è tornato ad allenarsi con il resto del gruppo e ha messo nel mirino il Lecce. Vuole esserci per riprendersi il Milan. La voglia di fare la differenza è ancora tanta. La squadra di Pioli ha dimostrato di poter andar avanti senza la classe dello svedese ma è innegabile che i suoi gol sono mancati tantissimo.
Nonostante i 42 anni che compirà il prossimo ottobre, Ibra appare intenzionato a proseguire e se questo mese e mezzo che manca alla chiusura della stagione dovesse andare in porto senza problemi non ci sarebbero dubbi.
Resa dei conti
I conti dunque si faranno solo alla fine. A giugno capiremo se la storia d’amore potrà proseguire. Il volere di Ibra può non bastare: è vero che il Milan gli ha lasciato la porta di Milanello ma serve che i programmi delle due parti coincidano. Ibra resterà solamente se si sentirà importante per il progetto rossonero. Ha ancora il desiderio di scrivere nuove pagine di storia.
Può farlo iniziando a trascinare il Milan in Champions League. I rossoneri oggi sono quinti e arrivare tra le prime quattro è vitale.
Olivier Giroud ha bisogno di riposare. Non può essere spremuto, c’è una doppia sfida contro l’Inter da conquistare. Divock Origi ha avuto le sue occasioni ma le ha fallite, ecco perché tornerà ad esserci spazio per Ibra. Sarà il campo a dirci se può ancora essere utile per i rossoneri sul terreno di gioco. L’erba verde non mente mai. Se le risposte saranno positive, il rinnovo sarà praticamente automatico, fermo restando la volontà del Milan di regalarsi un giovane attaccante. Quasi 50 giorni per convincere gli scettici: è questa l’ultima Mission Impossible di Ibra.