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Approfondimenti

Dal fisioterapista di Sheva all’incubo di Galliani, le curiosità su Milan-Inter di Champions 2003

E’ un attesa spasmodica, snervante quella che precederà il doppio Derby di Champions League tra Milan e Inter in semifinale. Sarà il terzo confronto tra rossoneri e nerazzurri nella competizione. Quello di venti anni fa ha lasciato ricordi indimenticabili 

Diciamoci la verità, inutile nasconderlo. Per i tifosi di Milan e Inter sarà un vero incubo tra la gioia infinita e una delusione incancellabile. Non possono essere Derby come gli altri quelli che si disputeranno a maggio per la semifinale di Champions League. Non c’è solo la finale di Istanbul in palio ma molto di più.

Milan-Inter, le curiosità sul Derby del 2003 (LaPresse) – Milanlive.it

Ne sanno qualcosa i tifosi dell’Inter che hanno atteso questa rivincita per venti anni. Nonostante la successiva vittoria del Milan contro i nerazzurri anche ai quarti dell’edizione di Champions 2004-05, il Derby del 2003 è quello che ha segnato una tappa irripetibile nella rivalità tra le due compagini meneghine.

Vinse il Milan poi campione d’Europa nella finale di Manchester contro la Juventus. Furono giorni carichi di indicibile tensione. Ancora oggi ne parlano i protagonisti. Per questo abbiamo raccolto alcune curiosità su quella doppia sfida che interesseranno anche chi quelle settimane (beato lui..) non le ha vissute pienamente.

Shevchenko e il fisioterapista di Brescia

Dopo lo 0-0 dell’andata in casa del Milan, i rossoneri si qualificarono alla finale di Manchester con l’1-1 del ritorno. Decisivo il gol di Shevchenko nel primo tempo. E pensare che l’attaccante ucraino quella doppia sfida ha rischiato di non giocarla. Lo ha rivelato lui stesso nel suo libro autobiografico “Forza Gentile”, scritto con il giornalista Alessandro Alciato.

Sheva era sofferente per una botta in allenamento presa da Laursen. “Un dolore evidente” curato grazie a … Andrea Pirlo. Fu quest’ultimo a consigliare al compagno di squadra un fisioterapista di Brescia, Piero Serpelloni che lo rimise in sesto. “Mi ha fatto un massaggio di due ore. La sera ero a pezzi, la mattina un giocatore rinato.” I risultati si sono visti ampiamente.

Andryi Shevchenko, suo il gol che ha regalato la finale al Milan (Ansa) – Milanlive.it

L’incubo ricorrente di Adriano Galliani

La sfida di ritorno di quel Derby è passata alla storia anche per la parata di Abbiati su Kallon che ha negato all’Inter il gol qualificazione sull’1-1. “Stavo morendo – ha rivelato Galliani in una puntata di Tiki Taka – l’Inter ci avrebbe buttato fuori con quel gol. Abbiati deve 15-18 anni di stipendi a quella parata. Per lui è stata una grande capitalizzazione.

Un episodio quello di Kallon sul quale Galliani è tornato in più occasioni ironizzando anche sul fatto che, più volte, gli è capitato di avere il sonno disturbato dal possibile gol dell’attaccante nerazzurro.

Kallon dalla possibile gloria alla squalifica

Un gol mancato che avrebbe potuto cambiare la carriera di Kallon. Dal sogno all’incubo per l’attaccante della Sierra Leone che di lì a poco sarebbe stato squalificato per 8 mesi per doping in seguito a un controllo effettuato dopo Udinese-Inter del settembre 2003.  Provvedimento che poi sarà ridotto. Kallon è tornato in campo nel maggio 2004. L’estate successiva, l’Inter lo vende al Monaco.

Abbiati, Dida e la maglia color zabaione

E pensare che anche Abbiati non doveva giocare quel Derby di ritorno. Il portiere prende in extremis il posto di Nelson Dida che si era infortunato il weekend precedente in Brescia-Milan dopo uno scontro con Kaladze. Parata su Kallon e non solo. In quel Derby, Christian ha indossato anche una maglia color zabaione poi ma più esibita da un altro portiere rossonero.

La corsa sotto la Sud e il pianto di Javier Zanetti

Un’altra immagine iconica del Derby di ritorno è arrivata dopo il fischio finale. La partita si è conclusa con l’Inter in attacco. Il Milan si difende e quando l’arbitro francese Veissiere fischia la fine, i giocatori rossoneri in gruppo corrono all’impazzata sotto la Curva Sud. Un’immagine pazzesca alla quale si contrappone il piatto a dirotto del grande capitano nerazzurro, Javier Zanetti. Quest’ultimo ha speso, successivamente, parole bellissime per i suoi ex avversari: “I primi ad abbracciarmi furono Maldini, Costacurta e Ancelotti. Erano Derby stellari con uomini veri.”

Hector Cuper, un’altra sconfitta indimenticabile

L’eliminazione subita dal Milan ha reso oltremodo indimenticabile l’esperienza di Hector Cuper sulla panchina dell’Inter che, esattamente un anno prima della doppia sfida di  Champions, aveva subito l’onta del 5 maggio 2002 con lo Scudetto svanito all’ultima giornata e vinto dalla Juve. Il 4-2 contro la Lazio di quel giorno e l’eliminazione con il Milan non scalfirono la fiducia di Moratti nei confronti del tecnico argentino, confermato anche all’inizio della stagione successiva prima dell’esonero nell’ottobre 2003 e la sostituzione con Alberto Zaccheroni.

Oggi sarebbe stato tutto diverso ..

Il Milan si è qualificato alla finale contro la Juventus grazie alla validità “doppia” del gol segnato in trasferta. Oggi quel Derby di ritorno sarebbe finito ai supplementari e chissà con quale esito. A noi va bene così …

Scritto da
Alessandro