Dall’inizio del nuovo anno solare il Milan ha letteralmente deluso le aspettative. La squadra di Pioli ha conquistato pochi punti.
Il 2023 fino a questo momento si sta rivelando un’annata paradossale e altalenante per il Milan. I tifosi rossoneri potrebbero ricordarsi di questo periodo a lungo, per la cavalcata in Champions League che fa tornare in mente i vecchi e trionfali fasti di qualche decennio fa.
Mentre in campionato la squadra di Stefano Pioli non riesce proprio ad imprimere la sterzata giusta, né a trovare la continuità necessaria per far bene e rimettersi in sesto.
L’obiettivo in Serie A di Maignan e compagni è entrare fra le prime quattro, dunque confermare l’accesso alla prossima edizione di Champions. Cammino che si è complicato enormemente, visto che da inizio 2023 il Milan stenta e zoppica, mostrando una discontinuità a tratti spaventosa.
Solo cinque vittorie dal post-Mondiale ad oggi
I numeri ed i risultati parlano chiaro. Dalla ripresa del campionato dopo la lunga sosta per il Mondiale di Qatar, il Milan ha raccolto pochissimi punti rispetto alle aspettative. Basti pensare che nel mese di novembre, prima dello stop temporaneo, la squadra di Pioli era al secondo posto in classifica, con un distacco minimo dal Napoli capolista.
Da gennaio in poi invece sono arrivati risultati troppo altalenanti. Solo 5 le vittorie del Milan in Serie A negli ultimi tre mesi e mezzo: i rossoneri si fermano ai successi contro Salernitana, Torino, Monza, Atalanta e Napoli.
Nel mese di febbraio sono arrivate tre vittorie consecutive in campionato che fecero ben sperare i tifosi, con tanto di cambio di modulo attuato da Pioli per rendere la squadra meno vulnerabile. Ma si è trattato solo di un momento positivo fugace, visto le sconfitte di Firenze e Udine prima dell’ultima sosta per le Nazionali hanno riportato il Milan coi piedi per terra.
Lo score da gennaio ad oggi parla di 5 vittorie, 5 pareggi e 5 sconfitte. Un equilibrio perfetto che però non può far contento l’ambiente Milan, una squadra troppo sprecona e anche poco fortunata a livello di episodi arbitrali. A stentare è stato soprattutto l’attacco: solo 20 reti segnate in 15 incontri, equivalenti ad una media di 1,3 reti a partita. Troppo poco per la formazione campione d’Italia che vanta fuoriclasse del calibro di Giroud, Leao, Diaz e Ibrahimovic tra le proprie fila.
Il paradosso estremo è che il Milan, nonostante questo trend più da centro classifica negli ultimi mesi, sta mantenendo il quarto posto in classifica. Se il campionato finisse oggi, Pioli e compagnia sarebbero qualificati in Champions League. Merito anche di un’Inter che sta riuscendo incredibilmente a fare peggio e di una Juventus penalizzata di 15 punti per il caos plusvalenze.