Pioli rivoluziona la formazione del Milan a Bologna: spazio alle seconde linee per far riposare i titolari in vista del match a Napoli.
L’uscita delle formazioni ufficiali di Bologna-Milan ha confermato quanto trapelava ormai da giorni. Stefano Pioli ha deciso di dare priorità alla Champions League e oggi allo stadio Renato Dall’Ara schiera tante riserve.
I rossoneri hanno giocato solamente mercoledì il match europeo a San Siro e pochi giorni dopo c’è già il campionato, quindi il mister ha preferito rivoluzionare la formazione. Martedì ci sarà la sfida di ritorno contro il Napoli allo stadio Diego Armando Maradona, pertanto è stata fatta una scelta precisa anche a costo di rischiare di perdere altri punti in Serie A.
Mike Maignan è l’unico titolare che oggi parte dal primo minuto a Bologna. Nonostante dei rumors sul possibile impiego di Ciprian Tatarusanu, Pioli ha deciso di confermare l’ex Lille tra i pali. Un leader, una garanzia.
In difesa l’allenatore emiliano si affida ad Alessandro Florenzi, Pierre Kalulu, Malick Thiaw e Fodé Ballo-Touré. Va detto che la coppia centrale è composta da due giocatori che sono più di semplici riserve, visto che in diverse occasioni sono partiti titolari, in particolare Kalulu. A centrocampo un duo inedito con Tommaso Pobega e Aster Vranckx, entrambi determinati a sfruttare questa occasione.
L’unica punta è Divock Origi, che fa rifiatare Olivier Giroud. Alle spalle dell’ex Liverpool agiscono Alexis Saelemaekers, Charles De Ketelaere e Ante Rebic. Tutti devono approfittare della chance concessa dal mister.
Pioli ha cambiato dieci giocatori rispetto all’ultima partita disputata e l’ultima volta che al Milan era successo qualcosa del genere risale alla stagione 2002/2003. Allora Carlo Ancelotti cambiò tutti e undici i titolari per il match di campionato contro il Piacenza.
Il motivo? Pochi giorni dopo i rossoneri affrontarono la Juventus nella finale di Champions League a Manchester. Ancelotti volle risparmiare tutte le prime scelte per tenerle pronte alla sfida, poi vinta ai rigori, a Old Trafford. Stavolta Pioli e il Milan non hanno davanti una finalissima, ma l’accesso alle semifinali è un traguardo comunque importante.
Va detto che quel Piacenza-Milan del 24 maggio 2003 era valido per l’ultima giornata di campionato e che i rossoneri non si giocavano più nulla (erano terzi in classifica matematicamente). Persero 4-2 senza conseguenze. Stavolta è diverso, dato che il Diavolo è tutt’altro che sicuro di partecipare alla prossima Champions League.