L’ex bomber non ha dubbi sul valore assoluto del giocatore e spiega che senza la sua assenza il Milan sarebbe molto più in alto
Il successo sul Napoli ha portato a tanti elogi per il Milan, dal gruppo ai vari singoli. Ancora una volta i migliori elementi dei rossoneri sono stati decisivi con delle prestazioni eccezionali e hanno ricevuti i meritatissimi complimenti.
Non soltanto centrocampisti e attaccanti e non solo chi è stato decisivo nell’occasione del gol. Brahim Diaz e Rafael Leao sono stati giustamente osannati perché ancora una volta sono stati tra i migliori, ma c’è chi non si è dimenticato neanche del portiere. Mike Maignan infatti rappresenta la sicurezza che al Milan è tanto mancata nei mesi scorsi con la sua assenza.
A esaltare la sua prestazione, e l’atleta in generale, è stato Christian Vieri, che nel solito appuntamento della Bobo Tv su Twitch ha affermato senza mezzi termini che il ventisettenne francese è un fuoriclasse assoluto, da inserire tra i migliori di sempre. “Maignan è un fenomeno devastante. Quando sei allo stadio pensi che non prenderà mai gol. 15 milioni? Vale 200 milioni, è un fuoriclasse”.
Vieri non si frena e rincara la dose perché letteralmente estasiato dalle prestazioni del classe ’95 ex Lille. In questi giorni tra l’altro l’estremo difensore sta ricevendo davvero molti complimenti e c’è chi lo considera proprio il migliore al mondo.
L’ex attaccante della Nazionale, ma anche del Milan, non arriva a dire questo, ma spiega che la sua assenza ha praticamente condizionato in maniera totale la stagione del Milan. A suo modo di vedere infatti la squadra di Stefano Pioli sarebbe in tutt’altra posizione di classifica se il portiere non si fosse fatto male: “Lo metto con i grandi campioni della storia del calcio. Se non si fosse fatto male, il Milan avrebbe avuto 10-12 punti in più“.
Maignan infatti in questa stagione ha giocato molto poco perché per la maggior parte del tempo ha avuto a che fare con degli infortuni importanti. A inizio ottobre è arrivato l’infortunio al polpaccio, con la conseguente ricaduta. In più, nel mese di gennaio, il rientro è stato nuovamente posticipato per non correre rischi, e il giocatore è rientrato solo a metà febbraio.