Le dichiarazioni del tecnico del Napoli in vista della sfida di Champions League. Ecco quanto raccontato su Maldini, tra presente e passato
E’ vigilia di Champions League per il Milan e il Napoli. Domani a San Siro torneranno ad affrontare gli uomini di Stefano Pioli e quelli di Luciano Spalletti a nove giorni dal 4 a 0 del Maradona.
Torneranno ad incontrarsi così anche il tecnico degli azzurri con Paolo Maldini, protagonisti nel tunnel dello stadio, con un battibecco, inquadrato dalle telecamere, che ha fatto chiaramente il giro del mondo.
Così a poco più di 24 ore dalla partita per l’andata dei quarti di finale di Champions League, Spalletti, intervenendo in conferenza stampa, è tornato sull’episodio tanto discusso: “Penso di non dover dire niente a Paolo per la stima che ho di lui, perché parte da lontano. Con le telecamere si riprende ogni dettaglio ma queste sono cose normalissime di spogliatoio“.
Spalletti così ne approfitta per raccontare un aneddoto legato al suo passato in Russia – “Quando ero allo Zenit e avevo la possibilità di decidere i nomi dei collaboratori mi fu chiesto un profilo internazionale per andare a dare più visibilità al club. Feci il nome di Paolo Maldini e furono felicissimi. Mi chiesero di contattarlo, lo feci ma lui non accettò“.
“Questo è per evidenziare la stima che ho della persona, del calciatore – prosegue Spalletti – Feci un post su Instagram, di giugno 2020, dove scrissi: “Il battito del calcio sarà bello anche da casa, Io lo vedrò dalla Scala del calcio” vicino a una scala e per fare questo post misi delle maglie, quelle più vicine a me sono quelle di Maldini e De Rossi. Chiudendo, fu un dispiacere per me non aver salutato Maldini alla fine della partita“.