Diventa difficile per il Milan arrivare a questo obiettivo. L’annuncio ufficiale del dirigente è un segnale forte e chiaro per Maldini
Il Milan è concentrato sul gran finale di stagione, con due obiettivi ben chiari: entrare fra le prime quattro in campionato, confermando la qualificazione in Champions League, e superare il Napoli nel doppio confronto in Europa.
Ma nel frattempo Paolo Maldini e Ricky Massara sono sempre attivi per costruire la squadra del futuro. Il mercato inizierà ufficialmente tra circa 3 mesi, ma dialoghi, sondaggi e discorsi sono già aperti attualmente.
Diversi i profili già accostati al Milan in vista della prossima stagione, tutti con un minimo comune denominatore: devono essere calciatori giovani, talentuosi e di prospettiva. Preferibilmente non troppo costosi per cartellino ed ingaggio.
Milan, si complica Samardzic: l’Udinese non vuole cederlo
Il Milan guarda molto anche in Serie A per rimpolpare la rosa del prossimo anno. Un calciatore, sfidato proprio nell’ultima giornata di campionato, è tra quelli maggiormente seguiti ed apprezzati da Maldini.
Stiamo parlando di Lazar Samardzic, centrocampista di grande qualità dell’Udinese. Cresciuto in Germania ma di nazionalità serba, è un elemento che fa gola a diverse squadre italiane, su tutte proprio il Milan.
Il classe 2002 però non verrà messo sul mercato e dunque sta diventando un obiettivo molto difficile da raggiungere. Almeno è sembrato ciò dalle dichiarazioni di Pierpaolo Marino, direttore generale dell’Udinese.
Intervistato da Tv12, Marino ha fatto intendere come la cessione futura di Samardzic per lui rappresenterebbe un rammarico unico: “La nostra idea è tenere un giocatore finché non raggiunge il suo vero valore. Ci possono anche dare diversi milioni per Samardzic, poi quando lo vendi ti penti. Una cosa simile è successa con De Paul. Noi vogliamo cedere i nostri giocatori quando sono al massimo della valorizzazione e quando ci chiedono loro di andare via. Quando il Tottenham ci ha proposto certe cifre per Udogie, siamo stati costretti a venderlo perché lui voleva andare via”.
Samardzic e lo stile Udinese
Dopo anni di magra, di delusioni e di stagioni piuttosto anonime, l’Udinese di recente è tornata a lavorare in maniera positiva al suo progetto classico. Quello basato sul lancio di giovani semi-sconosciuti in Serie A, per poi ottenerne plusvalenze enormi.
La società della famiglia Pozzo nei primi anni ’10 aveva fatto grandi cose in tal senso, scoprendo e poi rivendendo a prezzi stupefacenti alcuni importanti calciatori internazionali. Da Zapata a Benatia, da Inler a Sanchez passando anche per Asamoah, Handanovic, Cuadrado e molti altri.
Samardzic è un colpo, effettuato in silenzio nel 2021, che sintetizza questa filosofia: acquisti low-cost di calciatori a cui dare fiducia e far diventare dei gioielli nel giro di pochi anni. Un po’ quello che prova a fare il Milan di Maldini, anche se ad un livello più alto e più pretenzioso.