Simon Kjaer e le “controverse” dichiarazioni dal ritiro della Danimarca. Cosa ha detto davvero il difensore del Milan
La difesa del Milan è tornata a fare sfracelli. Basta guardare alle ultime tre gare giocate dai rossoneri in campionato per rendersi conto che si è tornati fragili, soprattutto nel reparto arretrato. Certo, è vero che tutta la squadra, compresi centrocampo e attacco, devono lavorare per contenere gli avversari a partire dalla loro metà campo, ma è impossibile non far caso ad alcuni errori commessi dai difensori del Milan nelle ultime partite.
Soprattutto uno, Fikayo Tomori, apparso fuori forma mentale e tecnica. Nervoso, impreciso, sbadato. Eppure l’inglese era uno delle colonne portanti del Diavolo sino alla scorsa stagione, quella dello Scudetto. Avrebbe forse bisogno di un pò di riposo, e sarà utile in tal senso la sosta per le Nazionali. Ancora una volta, probabilmente, Fikayo sperava nella chiamata di Southgate, che, ancora una volta, è venuta a mancare.
L’inglese è però un intoccabile della difesa, insieme a Kalulu e, di recente, Malick Thiaw, entrato in pianta stabile nella formazione titolare da centrale della difesa a tre. Lo stesso ruolo occupato magistralmente da Simon Kjaer nell’andata contro il Tottenham, riuscendo nell’arduo compito di annullare un attaccante come Harry Kane.
Da quel momento in poi, però, il danese, nonostante la continuità fisica e negli allenamenti, non ha più giocato. E questo di certo non gli fa piacere. Lo ha riferito anche a DR, un giornale danese, ma tutt’altro che in tono polemico, come invece è stato riportato altrove. Ecco la versione corretta delle sue dichiarazioni dal ritiro della Nazionale.
In merito allo scarso utilizzo nell’ultimo mese al Milan, il difensore ha così parlato: “A volte va a modo tuo, altre volte no. Alla fine è una decisione dell’allenatore. La partita con il Tottenham è stata forse la migliore dopo il mio infortunio, quindi il fatto che non abbia giocato da allora mi ha ovviamente deluso”.
Deluso, quindi. Non stanco, come invece è stato riportato altrove. E i termini, come si può ben capire, hanno un significato molto diverso. Tra l’altro Kjaer ha riferito che “negli ultimi otto anni non ero mai riuscito ad allenarmi con così tanta costanza“, un ulteriore segnale di quanto abbia voglia di giocare e di aiutare il Milan ad uscire da questa difficile situazione di classifica.
Una situazione molto simile la sta attraversando anche in Nazionale, dove il commissario tecnico lo ha spesso tenuto fuori dai titolari nelle ultime uscite. “Certo che sarò deluso se non gioco, lo sono anche a Milano nell’ultimo periodo ed ero così anche a 21 anni, questa cosa non è mai cambiata“, ha riferito.
Infine un chiaro messaggio a chi mette in dubbio il suo futuro a causa dell’età: “Ho ancora la stessa fame ed energia, poter essere un top player ancora è il mio carburante e sento di esserlo ancora, quindi questa cosa non mi stressa“. Forte e chiaro. Kjaer c’è ed è sempre un elemento fondamentale per il Milan e per lo stesso Pioli.